Uno degli alimenti con la maggior concentrazione di mercurio è senza dubbio il pesce: come fare per evitare un’intossicazione
Il mercurio è un metallo pesante e l’ingestione di elevate quantità è altamente tossica. Si tratta di una componente naturale della superficie della Terra e viene rilasciata da rocce, vulcani ed incendi di terreni boschivi. Ad originarla, prevalentemente, sono alcune attività svolte dall’uomo, come ad esempio l’uso del carbone per produrre energia e per uso domestico. Questa sostanza è presente in tantissimi alimenti come nel rene e nel fegato della selvaggina, nei cereali e nei funghi cresciuti in terreni inquinati.
Si tratta, però, di piccolissime quantità al di sotto del limite rilevabile di rischio. Il cibo con la maggior presenza di mercurio è senza dubbio il pesce, soprattutto quello pescato in mari contaminati. I pesci a più elevata concentrazione di mercurio sono i grandi predatori come il tonno a pinna gialla, il pescespada e la verdesca. Questi, trovandosi ai vertici della catena alimentare, accumulano dosi maggiori della sostanza. Quando si ingeriscono grandi quantità di sali di mercurio possono comparire diversi sintomi come: vomito, coliche, diarrea, polmonite interstiziale ed effetti sui reni. Nei casi più gravi, invece, può causare paralisi alle mani e ai piedi , debolezza muscolare, danni alla vista e all’udito o addirittura il coma. Tuttavia, nel caso di disintossicazione da mercurio, meglio preferire dei cibi che possono aiutare a depurare l’organismo come la curcuma, l’aglio, acqua e limone, frutta e verdura ed omega 3.
Per ridurre il più possibile il consumo di mercurio basterà mettere in atto alcuni semplici accorgimenti. Prima di tutto, meglio evitare l’assunzione dei grandi predatori come squalo, pesce spada, sgombro e tilefish. Dunque, è preferibile consumare varietà a basso contenuto di mercurio come gamberi, salmone, merluzzo e pesce gatto.
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Inoltre, il tonno, soprattutto quello pinna gialla contiene i più alti livelli di questa sostanza. Dunque, meglio assumerlo in quantità limitate e l’ideale è preferire quello in scatola. In quanto, in tal caso, vengono selezionati individui di piccole dimensioni e quindi con quantità molto più basse del metallo pesante. Inoltre, il tonno in scatola proviene principalmente da acque oceaniche e non del mediterraneo, in cui la quantità di mercurio è risultata spesso più elevata di quella riscontrata nell’Oceano Atlantico.
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Per finire, invece, le donne in gravidanza o quelle che allattano al seno e bambini piccoli devono evitare assolutamente l’assunzione dei grandi pesci predatori. In gravidanza, infatti, se la gestante assume dei cibi contaminati da mercurio anche il feto può esserne esposto.
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