Le specie aliene invasive creano perdite economiche maggiori di quanto sarebbe l’investimento per la prevenzione. I dati degli esperti
Per specie aliene si intende la flora e la fauna che hanno invaso un territorio di cui non facevano parte in precedenza. Come la vespa orientalis o le cimici asiatiche. Il problema non è rappresentato esclusivamente dall’infestazione, già di per sé nociva, ma anche dallo sconvolgimento dell’equilibrio naturale. Ad esempio, molti insetti che sono specie aliene, finiscono per divorare o far morire di inedia le api, insetti utilissimi al nostro ecosistema. È come se qualcosa di esterno impattasse un sistema in equilibrio che non è pronto ad accoglierle.
E tutta la catena alimentare viene sconvolta, con effetti devastanti nel breve, medio e lungo termine. Le specie aliene sono in grado di modificare gli equilibri al punto da essere c responsabili dei cambiamenti climatici ed anche degli eventi catastrofici. Non per nulla, una delle piaghe d’Egitto era l’invasione delle locuste.
Lo studio che parla dei rischi delle specie aliene
E la pericolosità delle specie aliene è confermata da una ricerca “Biological invasions are as costly as natural hazards”, pubblicata sulla rivista Perspectives in Ecology and Conservation. Ciò che emerge non si riduce ai dai sui danni in termini biologici, ma anche economici. E non c’è modo migliore per convincere le autorità governative ad agire. A quanto risulta, la presenza delle invasioni biologiche ha causato perdite finanziarie superiori a quelle delle calamità naturali, come terremoti, inondazioni, uragani. E le statistiche affermano che i numeri non possono che peggiorare. Dunque ciò che converrebbe fare, sotto diversi punti di vista, sarebbe investire sulla prevenzione.
La prevenzione del fenomeno
Non è esattamente specificato nello studio in che modo si possano implementare le strategie per prevenire l’invasione biologica delle specie aliene, anche perché il facile adattamento di esse è anche la conseguenza dei cambiamenti climatici. In ogni modo la stima che prevenire costa meno che riparare è stata dimostrata. Ora, con i dati in mano, tocca ai vari Governi intervenire per mettere a punto strategie che risultano essere convenienti sotto tutti i punti di vista, anche nel breve periodo.
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