I cittadini della Capitale stanno popolando i social di nuove immagini impietose in cui si nota quella che da tanti è stata già ribattezzata una vera e propria invasione di topi. E le cause sono di nuovo i rifiuti
La questione relativa alla gestione dei rifiuti per la città di Roma continua ad essere un problema, o almeno questo è quello che emerge dalle immagini e dai i video che molti cittadini hanno condiviso con cassonetti pieni fino all’orlo e contornati da buste della spazzatura tra cui si muovono con assoluta tranquillità singoli esemplari di topi o, in alcuni casi, interi gruppi familiari. Si tratta di una situazione pericolosa sotto moltissimi punti di vista, come per esempio ricordato anche molto di recente dalla SIMA, Società Italiana di Medicina Ambientale.
I rischi che possono derivare da una crescita incontrollata della popolazione di topi in una città come Roma sono sulla salute. A parlarne è stato in un recente intervento TV proprio il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, Alessandro Miani. A essere a rischio, spiega Miani, sono allo stesso modo le persone e gli animali domestici che rischiano di contrarre patologie gravissime.
Il caldo che sta arroventando tutta Italia colpisce anche la Capitale che si è trovata in alcune zone a sperimentare temperature ben oltre i 40 gradi all’ombra. Ma oltre al problema che il caldo provoca di per sé alla salute delle persone, c’è da valutare anche l’impatto che il caldo, in qualità di ingrediente, può avere nel mix micidiale che sta portando alla moltiplicazione dei topi in città. Un problema che la Capitalee ha da tempo ma che ora rischia di trasformarsi in un pericolo sanitario per tutta la città. L’allarme è stato lanciato dalla società italiana di medicina ambientale nella persona del suo presidente Alessandro Miani che ha raccontato con pochi tratti incisivi quello che si rischia se non si provvede a rimuovere i rifiuti e a ridurre la popolazione di ratti: patologie di ogni tipo che possono colpire esseri umani animali domestici allo stesso modo.
Dalla leptospirosi alla salmonella, dalla toxoplasmosi fino alla rabbia di cui i ratti sono spesso portatori. Ormai la proporzione tra topi e uomini è arrivata ad avere tre ratti per ogni cittadino, il che significa che ci sono potenzialmente 10 milioni di esemplari che si muovono tra i vicoli e nelle fogne. I pericoli sono sia nelle zone dei cassonetti, in cui spesso i ratti si radunano per mangiare gli scarti alimentari, sia direttamente dentro le case. Chi va in vacanza infatti rischia di trovarsi con i topi dentro casa, risaliti dalle tubature che si sono asciugate per mancanza di utilizzo e che sono quindi facilmente scalabili da questi roditori quasi invincibili.
I ratti sono da sempre collegati alla sporcizia, alle malattie e al degrado. Sono animali con una capacità di riproduzione elevatissima già in condizioni di sopravvivenza al limite. Immagina che cosa significa per loro il caldo, che favorisce la sopravvivenza degli esemplari più giovani, e il cibo sempre a disposizione sotto forma di immondizia lasciata fuori dai cassonetti. Ma il problema dei topi non è solo un problema di Roma. Anche Parigi lotta da anni contro i ratti. Ma le campagne di derattizzazione, a quanto pare, non hanno sortito nessun effetto al punto tale che l’amministrazione comunale ha deciso di cambiare strategia, smettendo con gli interventi di derattizzazione e cercando invece di attuare un piano diverso per una convivenza tra animali e persone. Nella città di Toulouse, sempre in Francia, nel 2021 si è per esempio provato con i furetti.
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