L’iperturismo di massa rappresenta una pesante problematica che sta minando la Terra: scopriamo il motivo che si cela dietro la sua pericolosità.
L’estate è nel suo pieno e con l’arrivo di agosto aumentano le partenze. Dopo un anno passato dietro la scrivania oppure sui libri si sente la necessità di evadere e di staccare completamente la spina. Giunti a questo momento dell’anno ci si sente scarichi e privi di motivazione: solo una bella vacanza può farci ripare alla grande. Che sia mare, montagna o una bella città d’arte, qualsiasi meta ci aiuta a risollevare lo spirito sentendoci finalmente di nuovo nel pieno delle nostre energie.
Se noi siamo felici di fare finalmente le valige, c’è una conseguenza meno positiva per il nostro Pianeta: l’iperturismo di massa, criticità sempre più diffusa e molto difficile da contenere che in estate conosce il suo picco.
Le mete più rinomate sono prese d’assalto e soprattutto dopo le chiusure dettate dal periodo pandemico resta forte la voglia di viaggiare e di visitare i luoghi di punta per le proprie vacanze. Ci sono location dove è quasi difficile camminare in questo periodo dell’anno da quanti turisti ci sono. Scopriamo qual è l’impatto di questa situazione così pericolosa per il nostro Pianeta.
Solo guardando all’Italia, sappiamo bene come siano tante le mete prese d’assalto tutto l’anno. Solo per citare alcuni luoghi abbiamo Venezia, Firenze, Amalfi, Roma e le Cinque Terre che in queste settimane sono dominate da una massa immensa di turisti.
Quello dell’overturismo è un problema davvero diffuso che porta a pesanti conseguenze. Con il fatto che una massa gigantesca di visitatori si concentra nel medesimo luogo, nello stesso momento, a risentirne sono le location di punta inquinate dai rifiuti e in generale dai gesti per nulla civili spesso diffusi.
Angoli artistici minati, resti lasciati ovunque, pic-nic improvvisati su monumenti sono solo alcune delle conseguenze del turismo di massa. Questo fenomeno è anche responsabile di circa il 5% della Co2 prodotta annualmente nel globo portando a una distruzioni degli ecosistemi.
E se pensiamo come negli ultimi anni la quota di turisti si sia duplica – arrivando a 2,4 miliardi all’anno – capiamo quanto sia forte l’impatto del turismo sul Pianeta.
Guardando solo al Bel Paese rispetto alla scorsa estate, secondo le proiezioni si è avuto un incremento del 4,3%. Se da un lato l’aumento dei turisti fa girare l’economia nei settori alberghiero, della ristorazione e del commercio, le conseguenze sono comunque molto pesanti in termini di tutela ambientale e del patrimonio artistico.
Per riuscire a contrastare il turismo di massa in alcune delle città soffocate dai visitatori si sono messe in atto delle soluzioni.
Tra queste spiccano dei luoghi in cui è stato posto un limite di accessi giornalieri di visitatori, nonché città in cui sono state promosse campagna di sensibilizzazione sul tema. In generale la parola educazione è fondamentale quando si viaggia per tutelare la nostra Terra e i suoi luoghi di immensa bellezza. Inoltre prediligere al posto del turismo mordi e fuggi, un turismo slow è un’altra via per arginare l’impatto dei viaggi.
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