Il 5 giugno sarà la giornata dell’ambiente. L’UpM chiede interventi urgenti per salvaguardare il Mediterraneo dall’invasione della plastica
Quanto la plastica sia nociva per l’ambiente e la salute umana è cosa nota. Il problema è che gli interventi per rimuoverla dagli ambienti inquinati e per ridurre la portata della sua produzione, sono troppo scarni rispetto alla mole che ogni giorno va ad accumularsi. Si ricorda che la plastica, anche solo ad uso domestico, è di portata maggiore di quanto si possa immaginare. E questo in buona parte a causa dell’eccessivo packaging, di cui sembra non si possa fare a meno.
Ed inevitabilmente quella plastica che dai secchi della differenziata di casa finisce nei cassonetti, in parte trova destinazione ultima nel mare. La cattiva gestione della plastica e del riciclo è solo una delle maglie della catena che ha portato nel tempo ad inquinare fortemente il mar Mediterraneo, con la inevitabile compromissione dell’equilibrio biologico ed il decesso di parte delle specie ittiche per intossicazione da ingestione di plastica.
L’UpN è un’organizzazione intergovernativa che coinvolge ben 43 Paesi che affacciano sul Mediterraneo. Ventitre sono europei, ed il restante è nord africano. Il Mar Mediterraneo, come sottolinea l’organizzazione Unione per il Mediterraneo – UpN -, è un’importantissima risorsa per l’uomo e per la tutela ambientale. Dalle stime emerge che nonostante esso ricopra l’1% dell’acqua del Pianeta, contiene il 7% delle microplastiche. Questa evidente sproporzione è testimonianza della portata dell’inquinamento dell’acqua. Le microplastiche provengono dalla frazione della plastica per rottura e decomposizione. In ogni caso quanto più sono piccole tanto più sono subdole, perché non filtrate da molti depuratori e difficili da individuare. Ma non per questo sono meno dannose.
Ed è proprio la prossimità con la giornata mondiale dell’ambiente, che si festeggia ogni anno il 5 giugno, che l’organizzazione Unione per il Mediterraneo riporta in auge il tema dell’inquinamento da plastica del mare. Chiedendo, tramite appello ufficiale, interventi urgenti ai vari Paesi coinvolti. La situazione è diventata talmente emergenziale da richiedere tolleranza zero per le politiche poco attente alla gestione dei rifiuti in plastica.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…