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Iskar Gorge, qui si trova la grotta con “gli occhi di Dio”

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La cosa più bella della natura è che spesso gioca a fare gli scherzi con sé stessa. Un esempio è dato da questa lunga grotta nel passo di Iskar Gorge: dove si trova e perché è così famosa.

cava di prohodna
La Cava di Prohodna nel passo di Iskar Gorge: dove visitarla (Canva) – Ecoo.it

Esistono in natura numerose testimonianze tangibili di quanto la natura stessa, attraverso i suoi elementi, possa essere fonte di bellezze e paesaggi rurali suggestivi. In particolar modo quando l’acqua entra a contatto con la roccia nel corso degli anni e dei secoli, l’erosione può essere causa di creazioni naturali molto spesso particolari e uniche. Le grotte, in questo senso, rappresentano un ottimo esempio. Ma ancor di più quando sono incastonate all’interno di un panorama altrettanto raro.

Contrariamente a quanto si possa pensare, l’Europa è ricca di queste perle naturali. Sono numerosi i laghi, i fiumi, le cave e le gole che popolano i territori del Vecchio Continente, anche se la loro fama non è molto nota. Ciò è principalmente dovuto al fatto che queste rarità uniche vengono perlustrate da esperti, viaggiatori o turisti abituati all’avventura e all’esplorazione della natura. Ma nel caso della grotta con gli “occhi di Dio” nella gola di Iskar la sua forma è così particolare tanto da attirare quante più persone possibili che vogliono godersi lo spettacolo dal vivo. Ma dove si trova e perché si chiama così? Di seguito, tutti i dettagli.

Il passo di Iskar Gorge: ecco dove si trova

La prima premessa da fare sulla grotta con “gli occhi di Dio” è sul suo nome. Questa caverna profonda si chiama in realtà Cava di Prohodna e si trova nella penisola balcanica, precisamente in Bulgaria. A sua volta, la cava di Prohodna è situata nel passo di Iskar Gorge. Il passaggio di Iskar Gorge non è altro che un valico che attraversa i Monti Balcani, importante per il collegamento della capitale Sofia alle altre città principali, come Mezdra. Il nome del passo è dato dal fiume Iskar, il corso d’acqua più lungo della Bulgaria e affluente del Danubio.

Com’è intuibile, il suo aspetto cavernoso e ghiaioso è dato proprio dall’azione che l’acqua del fiume Iskar ha scolpito nel corso del tempo, dando così vita a panorami suggestivi famosi in tutto il mondo. Questa gola profonda è infatti stata scavata all’interno della montagna di Stara Planina, una delle catene montuose più lunghe della Bulgaria con i suoi 560 chilometri, conosciuta anche come Montagna dei Balcani. La sua conformazione rocciosa fa sì che questo grande canyon offra uno spettacolo di pietre calcaree e minerali con torri, dirupi e rocce che possono raggiungere un’altezza anche di 300 metri.

Se la sua altezza può vantare numeri vertiginosi, anche la sua lunghezza non è da meno con i suoi 155 chilometri. Attraverso il passo di Iskar Gorge c’è infatti sia una strada che una ferrovia, rappresentando così uno dei collegamenti principali tra le città. Questa gola profonda termina però a Cherven Bryag ed è possibile attraversarla sia con le ferrovie sia in auto. Ciò però che la contraddistingue maggiormente è la Cava di Prohodna.

Cava di Prohodna, “gli occhi di Dio”: perché è chiamata così

Se tutto il percorso del passo di Iskar Gorge è costellato di formazioni rocciose particolari e suggestive, c’è una grotta al suo interno che vale perlomeno la sua conoscenza. La grotta con “gli occhi di Dio”, ovvero la Cava di Prohodna, è infatti la testimonianza più tangibile di quanto la natura possa creare contrastando sé stessa. Alta 45 metri, questa cava presenta nella parte esterna più in alto due fori simmetrici che somigliano a due grandi occhi. Da qui, il nome di “occhi di Dio”. Attraverso questi due buchi, infatti, la luce filtra fino all’interno della caverna dando l’impressione quasi di due sguardi che si affacciano all’interno della grotta.

Lo spettacolo più suggestivo è dato però soprattutto quando piove, con la sensazione di vederle quasi piangere. Così come durante la notte il buio del cielo e il brillare delle stelle penetrano in questi due varchi donando un’atmosfera magica e quasi mistica. Da qui, infatti, il loro nome. Allo stesso modo del passo di Iskar Gorge, anche la Cava di Prohodna deve la sua origine all’azione corrosiva ed erosiva del fiume Iskar che nel corso di migliaia di anni ha permesso la formazione di questi due grandi occhi scavati nella roccia. Risalente al periodo del Neolitico, sono numerose le popolazioni che hanno usufruito di questa cava.

Abbiamo già parlato del borgo di Setenil de las Bodegas in Andalusia, dove le rocce hanno letteralmente inghiottito le abitazioni e i negozi che popolano il paesino. Anche in quel caso, le dominazioni che si sono susseguite hanno sfruttato il riparo dato dalle caverne trasformando così le cavità rocciose in un vero e proprio borgo. Nel caso della Cava di Prohodna, invece, anche se in passato è stata usata come residenza, ora è principalmente meta turistica. E’ possibile anche fare attività adrenaliniche estreme, come ad esempio il bungee jumping, godendo così del paesaggio in tutti i suoi aspetti.

Raggiungere la Cava di Prohodna è molto semplice, con possibilità di sfruttare i collegamenti sia dalla capitale Sofia, da cui dista 120 chilometri, che dal villaggio di Karlukovo, distante solo due chilometri. Se visitarla non è difficile, è altrettanto vero che potrebbero non esserci in futuro altre occasioni per poterla ammirare. Il processo di erosione delle rocce, infatti, non è statico ma continua a far valere la sua supremazia con il rischio di cancellare le tipiche forme dei due occhi di Dio. Quantunque ciò accadesse, non toglie che la bellezza della Cava rimanga inalterata nel tempo.

Roberta Caiano

Figlia del Vesuvio dall'animo itinerante. Giornalista pubblicista per passione, escursionista di natura. Laureata in Teorie della comunicazione all'Università degli studi di Firenze, sono promotrice della sostenibilità e della bellezza in tutte le sue forme.

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