L’Islanda sta catalizzando l’attenzione per una situazione agghiacciante accaduta nelle fattorie del Paese. Scatta l’accusa della violazione della normativa Ue: scopriamo da vicino i fatti di questa vicenda dai tratti allarmanti.
I riflettori sono puntati sull’Islanda per via di una situazione da film dell’orrore, finita nel mirino dell’Ue. Il Paese è stato accusato di non rispettare le norme comunitarie a tema animali.
Sì perché in questa situazione allarmante sono coinvolti dei poveri animali, che ogni giorno vivono un vero e proprio incubo nelle fattorie islandesi.
Se all’apparenza pascolano in totale tranquillità, questi animali, in realtà, sono vittime di grave torture e violenze ai fini delle industrie farmaceutiche e degli allevamenti intensivi. Scopriamo maggiori dettagli di questa situazione da incubo.
Sono i cavalli al centro del dibattito in Islanda. L’Autorità di vigilanza europa (EFTA) è intervenuta per via del mancato rispetto delle norme tutela dei cavalli. In particolare per via degli esemplari femmine soggetti nelle fattorie a trattamenti terribili: rinchiusi un box, verrebbero maltrattati.
I cavalli sono animali fantastici, amatissimi per le loro caratteristiche intrinseche. Dalla grande eleganza, il cavallo è contraddistinto da un corpo muscoloso e da una spiccata intelligenza. Da sempre amici dell’uomo, i cavalli sono adorati da secoli in tutto il mondo. Sicuramente in tanti hanno dolci ricordi associati a questi animali, su cui magari hanno passato le giornate della loro infanzia.
Questi animali meravigliosi purtroppo verrebbero sottoposti ad allevamenti intensivi, finendo per essere torturati con l’obiettivo di ottenere dalle cavalle gravide l’ormone PMSG che viene estratto negli esemplari al quarto mese di gravidanza. Questo dà vita al Fixplan, medicinale finalizzato a dare un’accelerata al ciclo della fertilità.
Ogni settimana dalle cavalle sarebbero estratti quantitativi enormi di sangue (circa 5 litri): una volta che raggiungono il quarto mese di gravidanza vengono fatte abortire (visto che non servono più allo scopo di ottenere l’ormone) per poi lasciarle denutrite.
Tutto questo rappresenterebbe una grave violazione delle norme dell’Ue in merito a questo ormone e agli allevamenti intensivi.
Fattorie del sangue: così sono chiamati i luoghi in cui le cavalle sono costrette a vivere in Islanda a condizioni terribili. Veri e propri lagar in cui le cavalle in dolce attesa si ritrovano torturate ai fini dell’industria farmaceutica. Il tutto allo scopo di produrre il PMSG. La terribile situazione ha fatto scattare molte associazioni ambientaliste europee, tra cui non mancano realtà italiane, in particolare l’Italian Horse Protection (IHP) che ha denunciato la cosa.
Così le realtà di tutela degli animali dell’Europa hanno fatto un reclamo ufficiale diretto all’Autorità di Vigilanza dell’Associazione Europea di Libero Scambio che ha sottolineato come l’Islanda non rispetti le regole Ue in materia di protezioni degli animali. La situazione da incubo ha catturato l’attenzione mediatica: diverse inchieste stanno accendendo i riflettori sul tema. Lo scopo è quello di arginare questo scenario da incubo.
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