È una storia terribile ma al contempo affascinante quella che ruota intorno all’isola di Alicudi, nelle Eolie. Un tipo speciale di pane provocò allucinazioni macabre in tutta la popolazione. Come accadde?
Alicudi è una delle isole più incontaminate delle Eolie, un piccolo scoglio vulcanico che sembra rimasto fuori dal tempo. Ma proprio qui nei primi anni del Novecento, si verificò un evento che ha fatto scalpore in tutta Italia. La storia inizia con l’arrivo sull’isola di un furgoncino proveniente dal continente, carico di farina di segale.
Era il pane che l’isola aspettava da mesi, il pane che sarebbe stato conservato per l’estate, quando le condizioni climatiche rendono difficile la navigazione e le scorte di generi alimentari vengono a scarseggiare. Ma qualcosa andò storto nella lavorazione del pane: probabilmente la farina di segale era contaminata da un fungo allucinogeno.
In pochi giorni la notizia si sparpagliò sull’isola: i primi sintomi erano stati riscontrati in una famiglia che aveva fatto appena in tempo a mangiare qualche pezzetto del pane. In poco tempo, però, le allucinazioni interessarono un gran numero di persone, per lo più donne e bambini, che si aggiravano sull’isola in uno stato di semi-incoscienza.
Le allucinazioni erano di ogni tipo: alcune persone vedevano animali che non esistevano, altre sentivano voci che non c’erano, altre ancora si credevano dei giganti o dei nani. Le persone colpite dalle allucinazioni erano ancora capaci di camminare, ma molte di loro avevano difficoltà a parlare e ad orientarsi. Gli abitanti dell’isola non sapevano cosa fare, non avevano i mezzi per trasportare tutte le persone colpite in Italia, dove forse avrebbero potuto ricevere le cure necessarie. Anche i medici locali si dimostrarono impotenti di fronte a un fenomeno così strano e preoccupante.
A risolvere la situazione fu la Chiesa locale in quanto affermò che quel pane di segale era frutto del Diavolo. Gli isolani dunque molto devoti al cattolicesimo, smisero di consumare tale alimento. Oggi, a distanza di molti anni, gli abitanti dell’isola cercano di allontanare l’idea di quella terribile vicenda e di riprendersi il proprio isolamento e la propria pace. E forse, il pane di segale di cui tanto si parlò, è diventato un elemento di mistero e fascino della storia di Alicudi.
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