Le zuppe di plastica minano i mari e in generale gli eco-sistemi. Molto diffuse, anche l’Italia non è esente dalla presenza di un’isola di plastica. Ecco dove si trova e tutti i dettagli di questa terribile conseguenza creata dai rifiuti di plastica.
Una visione orribile, post apocalittica, spia dei disagi della nostra era. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici la fanno da padrona e l’inquinamento ambientale è alle stelle, c’è un fenomeno terribile diffuso in tutto il mondo: le isole di plastica.
Note anche con il nome di Pacific Trash Vortex si tratta di immense aree galleggianti dominate dai rifiuti in plastica, conseguenza della cattiva gestione dei rifiuti a livello globale. Queste isole dominano la scena in molte parti della Terra, tra cui non manca l’Italia.
La più grande isola di plastica al mondo si trova nel cuore dell’oceano Pacifico, tra le Hawaii e la California. Si tratta di un’enorme massa di plastica, che ha dimensioni giganti, tanto da essere tre volte la Francia. A determinare questo orrore il vortice dell’oceano subtropicale: ci sono, infatti, due correnti opposte che trascinano i detriti portandoli ad ammassarsi. Ogni anno la dimensione di questa isola galleggiante da brivido aumenta in modo inesorabile.
Queste isole, che isole in realtà non sono visto che non si può camminarci sopra, sono create dai rifiuti di plastica. Al loro interno sono racchiuse miliardi di microplastiche che inquinano in modo inesorabile il globo. Queste zuppe di plastica mette in grande rischio gli eco-sistemi. Secondo i dati ogni anno 8 milioni di plastiche finiscono nei mari.
Purtroppo anche l’Italia ha la sua isola di plastica. Si trova tra il mar tirreno e la Corsica. È al largo dell’Arcipelago Toscano: si tratta di una striscia di rifiuti trasportata dalla corrente composta da bottiglie, flaconi, cassette, bicchieri, sacchetti e molto altro ancora: a tutto questo si aggiunge una zuppa di plastica composta da pericolose microparticelle inquinanti. Se questa isola non è presente tutto l’anno, torna periodicamente trasportata dalle correnti, soprattutto nei periodi di forte piogge.
Per invertire la rotta, e contenere fenomeni simili, l’azione delle collettività è ormai una necessità. Tra cittadini e istituzioni ogni piccolo gesto destinato a ridurre il consumo di plastica e a smaltirla correttamente è urgente per salvaguardare il Pianeta.
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