Non sono cappotto termico, ma anche altre modalità di isolamento del proprio appartamento per renderlo più efficiente energicamente
Da quando è scattata la crisi energetica, ci si è resi conto di quanto il risparmio energetico sia fondamentale per portare avanti l’economia del paese, ed anche quella dei suoi cittadini. E si è iniziato a parlare di isolamento termico. Esso non è altro che la messa a punto del proprio appartamento come fosse una scatola ben confezionata.
Al punto da non far entrare ciò che è ad indesiderato, ovvero calore eccessivo o freddo eccessivo, e non far disperdere il calore o la frescura accumulati all’interno dell’appartamento. Questo ha lo scopo di utilizzare il meno possibile degli artifici quali riscaldamento o rinfrescamento che consuma una notevole quantità di gas e energia. Si parla molto su internet del cosiddetto cappotto termico. Esso però non è l’unica soluzione.
Si deve partire dal presupposto che non esiste una soluzione univoca. Ognuna deve essere adattata alla specificità della casa. Diversi fattori possono entrare in gioco, quali metri quadrati, metri cubi, materiale di costruzione, esposizione della casa. Il cappotto termico è senza dubbio una soluzione efficiente, piuttosto costosa ma risolve il problema rapidamente. L’unico limite è che esso, sei installato internamente, può portare ad una riduzione dei metri quadri dell’appartamento. Altra soluzione sono i pannelli isolanti, che hanno uno spessore inferiore, e possono essere inseriti all’interno delle intercapedini già presenti nel muro di casa. Difatti nella seconda metà del Novecento molti edifici erano costruiti con una doppia fila di mattoni ed uno spazio vuoto all’interno. I materiali utilizzati sono generalmente delle fibre tessili di origine naturale .
Per valutare quali siano quelle più adatte alla propria situazione è necessario chiedere la consulenza di un esperto. Che potrà fare un preventivo ed offrire diverse soluzioni per l’isolamento termico. Oltre pannelli isolanti e al cappotto termico esterno ed interno, esistono anche altre soluzioni, quali termo intonaci, i mattoni in calcestruzzo cellulare, e mattoni in laterizio isolati. Si ricorda che la bioedilizia si sta evolvendo verso delle linee di materiale da costruzione di origine tessile, per evitare il più possibile l’utilizzo del cemento e del calcestruzzo che sono piuttosto inquinanti.
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