Non solo l’unica isola di plastica nell’oceano Pacifico, ma ben sette se ne trovano nel mondo. Ed una è presente anche in Italia
L’isola di plastica è famosa fin dalla fine degli anni 70. Inevitabilmente le sue dimensioni sono cresciute a livelli esponenziali, raggiungendo le cifre inimmaginabili. Quella presente il Pacifico è senza dubbio la più grande la più celebre. Tuttavia ne esistono altre, alcune delle quali sono presenti anche in Italia. Sembra pleonastico sottolineare quanto l’utilizzo smodato della plastica, in particolare quella monouso, nuocia all’ambiente, alla fauna e alla flora e dalla vegetazione marittima.
Le immagini di tartarughe con cannucce di plastica nel naso, o pesci soffocati dalle buste di plastica hanno fatto il giro del mondo. Nonostante ciò, la mole di plastica non sembra diminuire. Specialmente a causa della cattiva gestione da parte dei cittadini e soprattutto delle politiche internazionali.
Si calcola che ne esistano sette al mondo. Ma non si tratta delle sette meraviglie del mondo antico o del mondo nuovo, ma sono aberrazioni prodotte dall’essere umano. Le isole di plastica. Una presente in Italia è collocata tra la Corsica e l’Isola d’Elba, nel Mar Tirreno. Dunque L’Italia non è da meno di altri luoghi, dove le correnti marittime ed un consumo copioso di plastica – che poi finisce sotto forma di rifiuto nei mari – arriva a comporre uno strato di plastica che lo fa assomigliare ad un’isola. Con l’evidente conseguenza negativa sull’ecosistema marittimo. La maggior parte delle isole di plastica sono collocate nell’Oceano Atlantico o nel Pacifico. Tuttavia una si trova anche nel Mar Tirreno. L’isola di plastica più famosa al mondo è nella parte sud del Pacifico, ed ha un’estensione superiore a quattro volte la grandezza di uno Stato come l’Italia.
Fino al 2019, i governi a livello mondiale avevano implementato tutta una serie di misure per contenere, anzi, combattere il consumo di plastica a livello mondiale. Purtroppo dal 2020, con la pandemia, e poi il conflitto rosso ucraino, altre emergenze hanno scavalcato quella ecologista. In particolare il Covid, si è reso responsabile di ulteriori tonnellate di plastica versate negli oceani a livello quotidiano, grazie alla presenza dei dispositivi di protezione individuale, ovvero le mascherine. Dunque sulla carta le misure per abbattere il consumo di plastica esistono già, si deve soltanto trovare il modo di recuperarle ed avere il coraggio di metterle in pratica, o altre isole di plastica si accumuleranno negli oceani.
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