Serpenti velenosi, una tribù che non conosce la pietà, una fossa comune: questi elementi legano quelle che sono le isole più pericolose al mondo.
Sono diversi gli elementi associati alle isole su cui è “vietato” agli esseri umani mettervi piede: attenzione, non vuol dire che qualche temerario non possa scegliere di passare una vacanza al limite e chiaramente a proprio rischio e pericolo. Su alcune di queste isole, metterci piede è impossibile perché i nativi sono pronti a uccidere qualsiasi estraneo si avvicini, su altre invece è la fauna selvatica a impedire i tentativi di avvicinamento. La più nota di queste isole è quella di North Sentinel, nel golfo del Bengala, ovvero in pieno Oceano Indiano.
Ne abbiamo già parlato, gli abitanti di quest’isola sono i sentinelesi e già il loro nome sembra essere una garanzia: poche persone che li hanno incontrati sono sopravvissute abbastanza da raccontare la storia, per cui la loro storia è anche molto leggendaria. Si è spiegato anche in passato come queste tribù siano pronte non solo a riempire di frecce ogni barca che cerchi di avvicinarsi all’isola, ma anche chi si appropinqua con piccoli velivoli l’approccio alla terra ferma è assolutamente proibitivo. L’isola è considerata così pericolosa che è illegale avvicinarsi entro tre miglia da essa: a presidiarla c’è addirittura la marina militare indiana.
Una storia a parte è quella dell’isola di Runit, che si trova nell’arcipelago delle Isole Marshall, che sorgono nell’Oceano Pacifico, e che non può essere avvicinata da nessuno perché disabitata e in passato teatro di molti test nucleari. Proibita perché di proprietà privata è invece l’isola di Niihau, nelle Hawaii: l’isola è di una certa famiglia Robinson, che l’ha ereditata e che chiaramente sceglie chi invitare a casa propria. North Brother Island è un’isola molto piccola tra il distretto del Bronx e quello del Queens, a New York, che è disabitata, ma che in passato era usata per la quarantena di chi era affetto da malattie contagiose.
Diverse sono poi le isole pericolose a causa degli animali che le vivono e in cima a questa lista c’è Ilha da Queimada Grande, al largo della costa di San Paolo, in Brasile, nota ormai in tutto il mondo come Isola dei Serpenti, per la forte presenza del ferro di lancia dorato, una specie di crotalo tra i serpenti più velenosi al mondo. Sulla terra ferma, secondo alcune stime, ci sarebbe un rettile mortale per ogni metro quadrato. Solo un membro della marina del paese o un ricercatore autorizzato possono visitare l’isola per verificarne la situazione.
Anche l’Italia ha la sua isola misteriosa, si tratta di Poveglia, nella laguna di Venezia: questo piccolo isolotto è abbandonato da decenni. Poche persone hanno messo piede e solo qualche esploratore “incauto” ne ha visitato gli angoli più impervi e remoti. Usata come fossa comune durante il periodo della peste nera, furono bruciate circa 160.000 vittime per fermare la diffusione della malattia. Fino a inizio del Novecento, era sede di un vasto ospedale psichiatrico. Qualche anno fa, una troupe del programma Ghost Adventures, in onda su DMAX, realizzò uno speciale sui presunti fenomeni paranormali avvenuti su questa isola: il presentatore del programma, Zak Bagans, sostiene che qui sarebbe stato posseduto da uno spirito maligno e che mai in vita sua abbia poi più vissuto nulla di simile.
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