Ne esistono di posti pieni di misteri, e tra questi ci sono diversi luoghi tra le isole più strane esistenti sul pianeta che ci lasceranno più di un interrogativo ma anche tanto fascino.
Le isole più strane al mondo. Ce ne sono veramente tante, sia per forma che per dimensioni ed altre caratteristiche. Come ad esempio la flora e la fauna presenti. Uno dei primi posti che pensiamo quando si parla di isole più strane al mondo riguarda l’Isola di Pasqua. Appartiene territorialmente al Cile, pur sorgendo molto lontano dal Sud America, ed anche dall’Oceania. L’Isola di Pasqua si staglia nel bel mezzo del nulla e dell’Oceano Pacifico.
Si chiama così perché il primo europeo che vi mise piede, l’esploratore olandese Jakob Roggeveen nel 1722, vi attraccò proprio nella Pasqua di quell’anno. L’isola una volta era lussureggiante ma nei secoli, ed a partire da dopo il 1100 a.C., la popolazione autoctona ha dato via ad una deforestazione a dir poco distruttiva. La caratteristica più famosa del posto è data dalla presenza delle grosse statue Moai: sono 638 e probabilmente avevano una funzione cerimoniale per i capi tribù defunti.
Le isole più strane al mondo, dalle Filippine al Canada fino all’Argentina
Vulcan Point, nelle Filippine, è letteralmente “un’isola in un’isola”. C’è infatti una porzione di terra considerevolmente grande per potere essere definita una roccia od un’altra qualsiasi formazione, e che sorge al centro di un lago presente in un’isola più grande. Il lago è il Crater Lake, il quale sorge nel vulcano Taal, l’Isola Vulcano. Ed a sua volta l’Isola Vulcano sorge all’interno della più grande isola di Luzon.
L’Isola di Sable in Canada ha la forma di una falce di Luna. Lunghissima e strettissima, è stata teatro di molti naufragi in passato. E non si sa come, ma ci sono diversi cavalli in quel posto. In Argentina, ecco l’Isola dell’Occhio Fluttuante, che si staglia sul delta del lunghissimo fiume Paranà. La cui estensione è di 4880 chilometri. Perché fluttuante? Perché ruota, forse per l’azione congiunta del vento e di qualche tipo di corrente sottomarina.
Il paradiso terrestre in Yemen ed il mistero della Gaiola in Italia
In Yemen c’è l’Isola di Socotra, nel Mare d’Arabia. Le piante presenti qui sono stupende, dalle forme e dai colori più variopinte, come nel caso dell’albero del sangue di drago, gli alberi bottiglia e gli alberi dei cetrioli. È un vero paradiso terrestre. E che dire della inospitale Isola di Rockall? Una grossa roccia nel nord dell’Oceano Atlantico dove non è possibile vivere, visto che è di piccolissime dimensioni e senza lo spazio orizzontale necessario. Però si trova in una posizione strategica. E non c’è una nazione ufficialmente riconosciuta alla quale attribuirne la sovranità.
Anche l’Italia ha una delle isole più strane del mondo. Parliamo dell’Isola della Gaiola, nel Golfo di Napoli, ed è parte integrante del Parco sommerso di Gaiola. È assai piccola, formata in realtà da due grossi isolotti uniti da un ponte. Su una di esse sorgono due ville secolari, costruite a partire dal 1874 per opera di Luigi de Negri. La popolazione napoletana ritiene la Gaiola alla stregua di un’isola maledetta a causa delle morti premature e delle sciagure che hanno colpito praticamente tutti i suoi proprietari. Ci sono tante vicende che parlano di omicidi, pazzia, suicidi, fallimenti. E la cosa coinvolge anche Gianni Agnelli, che pure coprò la Gaiola e che ha avuto una storia famigliare travagliata sempre per via di diversi lutti. Oggi l’isoletta appartiene alla Regione Campania.
Il vulcano innevato in Australia e la storia dell’isola di Howland
Isole Porcupine: ci troviamo nel Maine, sulla costa nord-atlantica degli Stati Uniti e sono chiamate così per la somiglianza della loro forma con le spine tipiche proprio del porcospino. Ci sono leggende che riguardano tesori di pirati che ancora giacciono lì da più di tre secoli. In Australia c’è la remota Isola Heard, decisamente inospitale e popolata praticamente solo da foche. C’è però un vulcano attivo dal quale a volte scaturiscono fumo e colate laviche. Il tutto nel bel mezzo della neve che lo ricopre.
Per finire c’è l’Isola di Howland, nell’Oceano Pacifico. Posta ad ovest di Kiribati, appena a nord dell’Equatore (che non viene mai attraversato dagli uragani, per un motivo specifico), appartiene agli tati Uniti. Questo posto è legato alla misteriosa scomparsa dell’aviatrice americana Amelia Earhart, che lì avrebbe dovuto atterrare nel 1937 ma della quale sparì ogni traccia lungo il suo volo. Lei è stata la prima donna al mondo ad attraversare l’Oceano Atlantico in volo. E proprio dove è imploso tragicamente il sommergibile Titan. Tornando all’Isola di Howland, la stessa ha la peculiarità di essere l’ultimo posto al mondo dove avviene quotidianamente il cambio di data.