Il triste caso di cronaca di questi giorni ha riacceso l’attenzione sulla popolazione degli orsi. Dove sono, quanti sono e dove si incontrano
Si sa che gli orsi sono animali pericolosi, si è sempre saputo. Purtroppo la tragedia che ha colpito un giovane runner negli scorsi giorni ha sollevato l’opinione pubblica. Anche perché è il primo caso in Italia in cui un’aggressione di un orso finisca con un decesso. Tuttavia la tragedia non deve creare un panico collettivo. La regione Trentin, che inoltre è a statuto speciale, ha deciso che tre orsi dovranno essere abbattuti. La questione del Trentino è particolare. Infatti la popolazione degli orsi era decisamente aumentata negli ultimi anni, ed i cittadini avevano inviato segnalazioni.
Fino alla necessità che scattasse il morto per intervenire. Anche se l’intervento auspicato non è certo l’abbattimento dell’animale. L’orso è un animale grande e forte. L’essere umano non fa affatto parte della sua catena alimentare, per cui le aggressioni possono avvenire esclusivamente per difesa. Difesa della propria incolumità, difesa dei propri cuccioli o del proprio pasto.
Ad essere presente in Italia è la specie dell’orso bruno, che si distingue in orso marsicano, in Abruzzo e zone limitrofe, e orso alpino, presente sulle Alpi. In Italia sono presenti circa 200 esemplari di orsi. Tanto che sarebbe in atto un’azione di ripopolamento. Tuttavia data la recente tragedia non si sa cosa potrebbe accadere. Gli esemplari maschi possono arrivare all’altezza di die metri con peso medio di 130 Kg. Le femmine sono generalment epiù piccole. Nonostante la grandezza, gli orsi corrono rapidamente, arrivando anche alla velocità di 50 chilometri orari. Dotati di forti artigli e denti, se aggrediscono possono essere fatali.
Gli ors generalmente sono animali solitari e schivi, dunque tendono a stare alla lontana dall’essere umano. Tuttavia, se accidentalmente avviene l’incontro, si deve mantenere un comportamento il più possibile calmo, per mostrare all’orso di non essere una minaccia. Ci si deve allontanare piano, senza scatti, e senza guardare l’animale negli occhi. Come spiega il WWF, non lanciare oggetti, ma cercare di allontanarsi senza destare segni di aggressività.
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