[galleria id=”1381″]
Durante la manifestazione So critical so fashion 2012, che si è svolta a Milano dal 21 al 23 settembre, abbiamo visto da vicino tante realtà, alcune consolidate e altre nuove, che a loro modo contribuiscono allo sviluppo di un commercio consapevole, grazie a idee veramente green. Tra queste, abbiamo incontrato Giampaolo Bianchi, di EcoGeco, progetto che gestisce con l’aiuto della moglie Claudia: “L’abbiamo chiamato EcoGeco perché si tratta di un jeans davvero ecologico, 100% italiano, che utilizza un materiale assolutamente unico: un cotone biologico, che si arricchisce di un colore blu creato con un indaco vegetale, direttamente dalla pianta che c’è in natura”.
A guardarli bene davvero non si riesce a cogliere la differenza con un jeans “convenzionale” ma è proprio questo il punto: un prodotto bello da vedere e “buono” per i materiali green che usa: “Noi abbiamo tre modelli – ci spiega Giampaolo – uno femminile come vestibilità, con una vita abbastanza bassa, poi un modello uomo, 100% cotone, molto forte, come si faceva una volta, e poi c’è quello unisex, elasticizzato, con la vita un po’ più alta, adatto per gli uomini ma anche per le donne che preferiscono la vita un po’ più alta”.
Per EcoGeco non c’è solo il rispetto per l’ambiente ma anche l’importanza di un’etica del lavoro ben precisa: “Tutta la nostra filiera produttiva si trova nell’arco di 50 chilometri, a partire dalla tintura del filo fino al collaudo e alle fasi finali del prodotto”, dichiara Giampaolo. Tutto questo ha uno scopo nobile ma nient’affatto semplice, ovvero ricostruire, con le proprie forze tutta una filiera che nel basso padovano era un vero e proprio punto di riferimento per questo settore tessile: “Dove noi operiamo è stato per tanti anni un bacino importante di produzione, che ha fatto diventare grandi marchi importanti come Diesel e Replay, che, proprio in quell’area, producevano milioni di capi – ci racconta Giampaolo – Nel corso del tempo però hanno chiuso veramente in tanti e quello che noi vogliamo fare è ridistribuire il reddito in un’area che fa di questo prodotto un suo bacino d’utenza naturale: si dice infatti che la lavorazione del jeans italiano stesso sia nato nella bassa padovana, tra Padova e Rovigo, ed è lì che abbiamo creato questo nuovo progetto”.
EcoGeco non è solo produzione e vendita ma anche commercio consapevole, visto che è inserito in una rete Gas (Gruppo d’acquisto solidale), permettendo la distribuzione dei suoi capi all’interno di gruppi costituiti da diverse famiglie, tutte interessate ad acquisti ecosostenibili. Oggi infatti non ci si limita più solo all’alimentazione ma sono stati coinvolti altri settori merceologici, come l’abbigliamento. “Questi gruppi d’acquisto si stanno diffondendo proprio perché cresce la consapevolezza, che, attraverso questa forma di democrazia diretta, sia possibile anche influenzare qualche modo di produrre – conclude Giampaolo – Noi, quando selezioniamo un fornitore, vogliamo che abbia delle caratteristiche specifiche per la produzione e la distribuzione: per questo noi come EcoGeco abbiamo aderito, perché facciamo un prodotto biologico e naturale”.