I jeans sono o non sono sostenibili? La risposta non è positiva, ma non c’è da disperare. Infatti, il capo iconico può essere sfoggiato con un occhio di riguardo per la sostenibilità. Scopriamo come.
Quando si pensa ai pilastri del guardaroba, i jeans non mancano nella lista dei must-have da avere. Capo intramontabile, che non passa mai di moda generazione dopo generazione, è adorato per la sua grande versatilità.
Declinabili negli abbinamenti più disparati, da quelli più sportivi a quelli più chic, i jeans solo l’emblema dello stile casual, rappresentando un grande classico nell’universo fashion. Intrisi di storia, racchiudono le mode di molteplici epoche. Genova è la patria di questo capo intrecciato nella narrazione della moda di diverse decadi: nella Superba il denim è sbarcato nelle zone portuali, dove era molto apprezzato per la sua grande resistenza e quindi usato per i vestiti dei marinai.
Noto agli albori come blu di Genova, questo tessuto ben presto diventa iconico: reinventato nel 1870 dal sarto Jacob Davis, di seguito è stato brevettato nel 1873 da Levis Strauss. Da allora è stato un tripudio del jeans diventato protagonista di pantaloni, ma anche camice, giacche, gonne e persino borse.
Se la tua passione per il fashion va di pari passo con quella per i jeans, ma ti stai avvicinando all’universo della moda sostenibile, cercando di capire come vestirti rispettando di più il Pianeta, ti starai allora chiedendo se l’iconico capo è etico, oppure se al pari dei modelli fast fashion inquina l’ambiente.
La verità è che i jeans non sono sostenibili. Questo è dettato soprattutto da un materiale fondamentale per la loro realizzazione: il cotone, la cui produzione richiede enormi quantità di acqua che prosciugano interi laghi, come è accaduto con l’Aral.
Ma non solo, in generale tutto il processo di creazione del jeans richiede giganteschi consumi idrici. E i dati lo dimostrano in modo molto chiaro: per produrre un solo paio di jeans ci vogliono circa 3.800 litri d’acqua (qui trovi un approfondimento sul rapporto tra moda e sprechi idrici).
A peggiorare le cose ci pensano i lavaggi a cui vengono sottoposti i jeans per ottenere le loro colorazioni tipiche, molto inquinanti e pericolose anche per chi li realizza.
Se anche tu sei colpita dalla jeans mania, ma vuoi essere sostenibile, non per forza devi rinunciare a questo grande amore. Solo dovrai mettere in campo delle accortezze per ridurre il tuo impatto ambientale: tra queste un consiglio utile è quello di acquistare jeans creati in modo sostenibile da marchi di moda green che magari riusano l’acqua impiegata per la loro produzione.
Oppure puoi comprarli di seconda mano per ridurre la mole dei rifiuti della moda, dandogli così una seconda vita. Infine, se ne hai un paio vecchio che vorresti buttare puoi trasformarlo per esempio in una borsa, indossando così la moda circolare.
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