Il paragone che Jennifer Lawrence ha espresso su Instagram ha scatenato non poche polemiche: ha messo a confronto il gatto con il bambino, ecco perché
L’attrice si è lasciata andare a paranoie post gravidanza e ha lanciato un paragone tra il gatto e il bambino, scatenando una serie di controversie sui social. E’ stata al centro di un dibattito che pare non sia piaciuto ai suoi fan, soprattutto considerando che Cy, il suo primo figlio, è appena nato.
Proprio il fatto che sia il primo, l’attrice di Don’t look up è entrata in una fase paranoica e, nel corso di un’intervista ha parlato di dubbi e timori riguardo la maternità. Si consola sulle parole di alcune amiche che l’avevano avvisata riguardo la paura che si può provare durante le fasi iniziali di vita da neo-mamma: “potrebbe non essere pazzesco all’inizio” e “potresti non innamorarti subito”.
Jennifer Lawrence: il paragone tra il gatto e il bambino scatena polemiche
Dopo la nascita nel bambino, Jennifer Lawrence si è trovata al centro di alcune polemiche che la accusavano di amare più il suo gatto del bambino. Prima che Cy venisse al mondo, durante il nono mese di gravidanza, J Law è persino andata dalla sua migliore amica a chiederle: “perché devo amare l’uno più dell’altro? E se li amassi entrambi allo stesso modo?”
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Il dialogo con l’amica, che lei stessa ha raccontato nel corso di un’intervista, parlando di paranoie pre e post maternità, ha generato un dibattito piuttosto acceso sui social network. Chi segue l’attrice le ha puntato il dito contro, non accettando un paragone tra un gatto e un neonato.
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Jennifer Lawrence ha spiegato che il suo dubbio era dovuto alla paura, trattatosi del primo figlio. Lei conosce l’amore immenso che prova per il suo gatto, e davanti alle domande delle persone e alle testimonianze di madri che non si sono innamorate fin da subito dei propri figli, ha avuto timore di non provare lo stesso sentimento per il bambino. Dubbi che poi sono scomparsi con la nascita di Cy: “è stato amore a prima vista ed è come se io avessi ricominciato da capo la mia vita, dal giorno uno. Ora vedo tutti i neonati come meravigliosi: sono rosa, fragili e piccoli sopravvissuti”.