I residenti di un palazzo del centro città di Johannesburg, in Sudafrica, si sono risvegliati avvolti dalle fiamme. Il fuoco sarebbe scoppiato attorno all’1.30 di questa notte ed avrebbe già causato decine di morti e feriti.
Agghiaccianti gli aggiornamenti che arrivano da Johannesburg, la più grande città del Sudafrica, in merito all’incendio scoppiato all’interno di un edificio del centro. Il fuoco sarebbe divampato in un palazzo di cinque piani, collocato nel distretto finanziario della cittadina. Stando alle notizie finora trapelate, sarebbero rispettivamente 73 e 52 le vittime e i feriti dell’incendio.
L’allarme è scattato nella notte tra il 30 e il 31 agosto, attorno all’1.30 circa. Una dei residenti dell’edificio – interamente occupato da senzatetto che vi abitano abusivamente – ha riferito alla Bbc di aver udito un fortissimo rumore, simile ad un’esplosione. Sembrerebbe, dai primi rilievi, che le fiamme si siano propagate in seguito ad un’interruzione di corrente.
Il palazzo del centro di Johannesburg, dichiarato inagibile ormai diversi anni fa, ospitava parecchie famiglie di senzatetto alle quali delle bande criminali avevano illegalmente affittato i vari stabili. Proprio in virtù dei numerosi allacci che fornivano energia elettrica illegalmente – fanno sapere i media – si sarebbe generato il blackout che ha dato vita al rogo. Ore concitatissime per le squadre di vigili del fuoco e soccorritori, i quali, dopo aver domato le fiamme, sono alla ricerca dei superstiti.
Incendio in un palazzo di Johannesburg, 73 morti e 52 feriti: proseguono gli interventi di soccorso
Era già stato dichiarato inagibile ormai diversi anni fa, ma questo non aveva impedito ad alcune bande criminali della zona di affittarne illegalmente gli appartamenti. Nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 agosto, attorno all’1.30, il palazzo di cinque piani situato nel distretto finanziario di Johannesburg ha preso fuoco a seguito di un blackout elettrico.
Con ogni probabilità, gli allacci installati per fornire energia elettrica illegalmente avrebbero creato le condizioni favorevoli per lo scoppio del rogo, il quale avrebbe come causa a monte un’interruzione di corrente. Nell’edificio vivevano abusivamente decine di famiglie di senzatetto, molti dei quali hanno tragicamente perso la vita.
Le autorità riferiscono di 73 persone decedute ed altre 52 ferite, nonostante il bilancio appaia essere solamente provvisorio. In queste ore, dopo aver domato le fiamme, le squadre dei vigili del fuoco e dei soccorritori stanno procedendo senza sosta con le operazioni di ricerca e di soccorso. Molte delle persone rimaste coinvolte nell’incendio sono state prontamente trasferite presso gli ospedali locali, dove si sta intervenendo per arginare i danni dovuti ad un’eccessiva esposizione al fumo.
Robert Mulaudzi, portavoce dei servizi di emergenza della città, ha comunicato che nell’edificio vivevano all’incirca 200 persone, alcune delle quali risultano ancora disperse. Si teme che il bilancio delle vittime possa continuare a salire, considerata la rapidità con cui le fiamme si sono propagate nel pieno della notte. Mulaudzi ha anche aggiunto che lo stabile era “occupato illegalmente” e che non presentava alcuna “fornitura elettrica legale“.
Con ogni probabilità, è possibile che le tecniche attraverso cui le famiglie di senzatetto venivano rifornite di elettricità abbiano finito per favorire lo scoppio dell’incendio, divampato attorno all’1.30 di stanotte, e domato soltanto in tarda mattinata. Ore molto concitate per i cittadini, che si sono accalcati nei pressi del palazzo avvolto dalle fiamme per cercare di carpire aggiornamenti in tempo reale.
Incendi nei palazzi, i casi in Italia: in provincia di Agrigento un uomo è morto carbonizzato
La probabilità che scoppino incendi all’interno delle nostre abitazioni è ben più elevata di quel che crederemmo possibile. Nella notte tra il 21 e il 22 agosto scorsi, in Italia, un uomo di 54 anni moriva carbonizzato in seguito al propagarsi delle fiamme all’interno della sua stessa casa.
Il fatto è accaduto ad Aragona, in provincia di Agrigento, dove l’intera comunità è ancora sotto shock. Stando alle ricostruzioni dell’avvenimento, sembrerebbe che l’incendio sia divampato a causa di un mozzicone di sigaretta non spento.
Simile, anche se solo in parte, fu l’episodio che avvenne lo scorso 26 marzo in una palazzina di Sant’Urbano, in provincia di Padova, dove una famiglia veneta si ritrovò coinvolta in una fuga di gas. Papà e figli erano riusciti ad aver salva la vita, mentre la mamma di quest’ultimi, purtroppo, risultò essere l’unica vittima dell’esplosione.
Episodi tutt’altro che rari, dunque, data la frequenza con cui tenderebbero a verificarsi. Nel caso del palazzo incendiatosi a Johannesburg, il fatto che l’edificio fosse occupato illegalmente ha indubbiamente contribuito a creare le condizioni ideali affinché le fiamme divampassero. Una situazione, insomma, più che prevedibile.