K2 sommerso dai rifiuti: arrivano immagini sconvolgenti

La montagna che per seconda ha il primato in altezza è “sporcata” ancora una volta dall’essere umano. Il K2 è pieno di rifiuti

k2 pieno di rifiuti
K2 (Foto Pixabay)

La montagna ha una potenza di fronte alla quale molte persone rimangono esterrefatte. Simboleggia la forza, l’altezza e la stabilità nei millenni. Chi va in montagna, specialmente alla ricerca della vetta più alta, sceglie un modo alternativo al mare di vincere l’eterna gara tra uomo e natura. Gara che ormai abbiamo capito, se vinciamo sarà comunque una perdita. Perché non c’è nessuna lotta e nessun vincitore. L’idea di supremazia dell’uomo deve rimanere relegata ai romanzi degli ultimi due secoli dello scorso millennio. Il K2, come seconda vetta più alta del mondo, ha ispirato molte persone. Ed il ringraziaziamento è stato insozzarla con i rifiuti umani.

Terribili odori di cibo in decomposizione escono dalla montagna. Il K2 non è più incontaminato, è diventato una discarica. L’associazione Nimsdai Foundation, lanciata dall’alpinista Nirmal Purja a sostegno delle montagne e le comunità nepalesi, ha dovuto prendere atto dell’inquietante scoperta. Il K2 esala cattivi odori grazie a rifiuti umani lasciati macerare sulla montagna. Non è perdonabile. Oltre che un affronto alla natura, è un affronto anche nei contfronti delle comunità che dalla montagna traggono vita.

K2, le immagini della montagna divenuta discarica

 

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Sulla propria pagina Instagram, Nimsdai Foudation scrive: “È ora di agire. La spazzatura sul K2 al Campo 2 quest’anno era così orribile che il nostro fondatore ha quasi vomitato a causa dei terribili odori. Cibo in decomposizione e rifiuti umani, vecchie tende e corde che scendono a cascata dal fianco della montagna, congelate nel ghiaccio e lisciviate nelle falde acquifere”. Il K2 vanta 8609 metri di altitudine, ed è la seconda vetta più alta al mondo dopo l’Everest. Come sempre accade, è diventata una meta turistica molto gettonata. Tuttavia i diritti del turismo massificato non possono in alcun modo giustificare comportamenti di questo tipo.

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Come si può dire di amare la natura se poi la conseguenza di questo “amore” è inquinarla senza ritegno? La fondazione ha dovuto lanciare una campagna, #BigMountainCleanup, per raccogliere fondi ed energie e ripulire il K2. “Il prossimo anno vogliamo avere una squadra con il compito di pulire a tempo pieno e rimuovere le corde vecchie, usate e pericolose – conclude la Fondazione – Questo sarà un progetto impegnativo e costoso a causa della lontananza del K2 e dei permessi e salari a tempo pieno per il team che lavora con noi, (che dovrà essere ricompensato molto bene per quello che verrà tolto, la stagione di arrampicata sul K2)”.

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È incredibile come l’essere umano sia riuscito ad insozzare anche ciò che egli stesso ha decretato come simbolo di purezza ed incontaminazione. Le contraddizioni sono tutte accolte, ma non quando finiscono a discapito della collettività intera.

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