Se possiedi in casa una o più orchidee è possibile che in alcune situazioni e circostanze specifiche queste piante tropicali così comuni nelle case producano i cosiddetti keiki. Che cosa sono?
Riuscire a prendersi cura di una pianta in casa è sempre un po’ una conquista, soprattutto per chi è un po’ sbadato. Uno degli esseri verdi più ambiti da chi ama il giardinaggio domestico è ovviamente però l’orchidea. Le specie che si trovano comunemente nei vivai, e alcune volte anche nei supermercati, sono le phalaenopsis che ormai non hanno più quasi nulla di esotico o insolito e anzi si trovano in molte case e uffici come decorazione. In alcune situazioni specifiche, se la pianta sopravvive e sta bene, è possibile che tu veda spuntare i cosiddetti keiki.
Ma, così insegnano i florovivaisti, in realtà la produzione dei keiki non avviene solo e soltanto quando la pianta sta molto bene ma anche quando la pianta è un po’ malaticcia perché le condizioni in cui è costretta a vivere non sono quelle ideali. In entrambi i casi è qualcosa di cui puoi occuparti e che ti darà grandi soddisfazioni.
Un keiki non è altro che un piccolo clone della pianta originale. Volendo fare un paragone anche se non del tutto corretto i keiki assomigliano a quei germogli che alcune varietà di fragole producono poco prima dell’arrivo della stagione del riposo in autunno. Ma se per quello che riguarda le fragole questi nuovi germogli si trovano lanciati a distanza dalla pianta madre in cerca di terreno, per quello che riguarda i keiki delle orchidee si tratta di piccole piante che crescono proprio sul tronco stesso della pianta.
Ma è davvero il caso di staccare queste piccole piante che crescono sul fusto della pianta che le ha originate? Se hai intenzione di avere più orchidee e sei fortunato perché gli esemplari che hai in casa producono keiki attendi che i germogli si siano trasformati in piccole piante autonome producendo anche le radici. Solo dopo la produzione delle radici i keiki sono effettivamente autosufficienti. Anche se non lo diventano realmente del tutto fino a quando non vengono staccati dalla pianta madre e anzi alcune volte, nel caso i keiki rimangano attaccati, è possibile anche che la pianta madre e questi piccoli cloni producano i fiori nello stesso momento.
Trattandosi di piccole copie carbone delle orchidee che le hanno prodotte, queste piantine innescano tutti i meccanismi di sopravvivenza di una pianta a dimensione naturale. Questo significa che se hai intenzione di staccare i keiki dall’orchidea per farne delle piante autonome devi farlo abbastanza presto, perché le radici che la pianta così nata produce imparano rapidamente a produrre uno strato molto efficiente in grado di raccogliere l’umidità dall’aria ma che poi non è altrettanto efficiente nel lavorare sottoterra.
Gli animali soffrono i fuochi d'artificio. Ogni anno sono centinaia di migliaia gli esemplari che…
Trascorsi il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, è bene ingegnarsi per comprendere…
I padroni di amici a quattro zampe, che siano gatti o cani, sono obbligati al…