Il kenaf è un materiale utilizzato in bioedilizia, che si rivela molto utile per l’isolamento termico e l’isolamento acustico della casa
Chi si occupa di ottimizzazione energetica sa che uno degli elementi fondamentali è l’isolamento termico dell’appartamento. Proprio per questo chi vuole efficientare energeticamente la propria casa può sfruttare i bonus ecologici messi a disposizione dallo Stato, generalmente sotto forma di detrazione fiscale. Uno dei vantaggi dei pannelli isolanti, o meglio dire del cappotto termico, è che non solo isolano da un punto di vista termico, evitando le escursioni caldo – freddo, ma anche acustico. Dunque un doppio vantaggio. I cappotti termici sono dei pannelli isolanti che possono essere applicati all’interno o all’esterno della stanza. Se inseriti all’interno rischiano di ridurre un po’ le dimensioni della casa. Un materiale molto utilizzato a questo fine è il kenaf.
È un composto che deriva dalla fibra vegetale dell’hibiscus cannabinum, molto simile alla canapa. È originario dell’Africa e viene utilizzato anche per creare degli oli, dato che i suoi fiori sono commestibili. La trasformazione da pianta a fibra vegetale con utilizzo in bioedilizia avviene attraverso la separazione del materiale all’interno del fusto.
Per ottenere il kenaf si utilizzano le fibre mediane della pianta. Dopo essere state estratte e selezionate, esse vengono trattate per arrivare alla lavorazione finale. Per prima cosa vengono pulite e districate. Dopodiché sulle fibre viene applicata della soda che ha un potenziale ignifugo. Poi viene aggiunto del poliestere per rendere più resistente il materiale, ed infine sono sottoposte a termofissaggio. I pannelli di kenaf che si ottengono dopo tutta questa lavorazione possono essere di differente spessore o grandezza, dipendentemente dalle richieste del mercato.
Le proprietà isolanti del kenaf provengono principalmente dal loro essere di origine vegetale. Le fibre naturali, a differenza di quelle sintetiche, hanno maggiori proprietà ecologiche. Isolano termicamente ed acusticamente. Non vengono attaccate dalle muffe. Richiedono l’utilizzo di poca energia per la lavorazione, dunque ancora più ecologiche. L’assenza di utilizzo della chimica rendono le fibre di kenaf perfette per la bioedilizia, un campo in forte ascesa anche in Italia.
Dal Giappone arriva una novità che possiamo ben definire come rivoluzionaria. E' il futuro del…
Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succede se sul nostro pianeta tutti gli animali diventassero…
Il drammatico declino della biodiversità al Lago Trasimeno in uno studio di Franco Pedrotti: in…