Parole d’ordine: sostenibilità ed efficienza energetica. Sembra essere questa la chiave che ha reso la zona dell’Alto Adige, e in particolare la città di Bolzano, una delle eccellenze sul territorio nazionale per quel che riguarda lo sfruttamento, in ogni suo aspetto, delle nuove tecnologie messe a disposizione per la salvaguardia dell’ambiente. Il quartiere Casanova prima, e la fiera Klimahouse poi, diventata ormai un punto di riferimento per il settore green delle costruzioni, ne sono la testimonianza diretta. Quest’anno la manifestazione si svolgerà dal 23 al 26 gennaio: giorni all’insegna dell’edilizia sostenibile, per confrontarsi, con incontri, approfondimenti e visite guidate, una delle quali proprio al quartiere 100% efficiente, oggi collegato anche con una fermata del treno dedicata, che completa il quadro di mobilità sostenibile portato avanti dalle amministrazioni locali.
L’eco-quartiere Casanova, che quest’anno sarà meta dell’iniziativa CITY Parcour all’interno della fiera Klimahouse, è esteso su circa 350.000 metri quadrati, con 950 appartamenti per un totale di circa 3.000 abitanti. Tutti gli edifici rispettano altissimi standard abitativi di risparmio energetico ed edilizia sostenibile, garantiti dalle certificazioni CasaClima nelle classi più alte. Tutti gli stabili sono stati progettati con il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria garantiti attraverso l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento alimentata dall’inceneritore di Bolzano e da un’altra centrale di teleriscaldamento a gas metano. Si aggiungono poi le pompe di calore geotermiche, riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti e sistema di ventilazione controllata con recupero termico. I palazzi sono costruiti per sfruttare al meglio la luce del sole, evitando ombreggiamenti per non disperdere neanche un raggio di sole. In alcuni edifici le acque piovane dei tetti vengono raccolte in 4 serbatoi, che vengono poi usati per la loro irrigazione. Il progetto inoltre è buono due volte, perché mette a disposizione a canone sociale gran parte degli alloggi. L’iniziativa è portata avanti da Ipes Bolzano (Istituto per l’edilizia sociale della Provincia di Bolzano), per fronteggiare il fabbisogno di unità abitative senza rinunciare alla qualità e all’efficienza.
Tutto non sarebbe stato possibile senza un concorso di progettazione di livello diverso: “Sono stati scelti i migliori progetti e le migliori imprese per metterle in pratica, il bando venne molto articolato, con delle richieste precise, per fissare una serie di paletti ai quali il progettista doveva attenersi; il richiamo è stato forte, hanno risposto in molti studi europei e alla fine ha vinto uno studio di Amsterdam, che fece il progetto preliminare” afferma il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, anche Presidente della Commissione Ambiente Anci “Tutto è partito da questa intuizione, quindi anche chi s’è occupato poi in seguito dei singoli lotti, una parte privata, una di case popolari e l’altra delle cooperative, s’è dovuto adattare, creando un circuito virtuoso”. Non solo edilizia ma anche mobilità sostenibile. La riduzione del traffico automobilistico è stato raggiunto grazie all’integrazione del sistema pedociclabile del quartiere con quello della città di Bolzano e alla realizzazione di una stazione ferroviaria sulla linea che collega Bolzano centro e la città di Merano, entrata in funzione il 15 dicembre 2013, che permette di raggiungere il centro città in meno di 7 minuti e Merano in 20 minuti. Non dimentichiamoci che a Bolzano ci sono 50 chilometri di pista ciclabile, che corrispondono a circa la metà delle arterie viabili cittadine.
Non è stata ancora messa la parola fine alla realizzazione del quartiere: “E’ un progetto che deve ancora assestarsi, in gran parte gli inquilini sono famiglie giovani, con bambini appena nati, con esigenze ancora in divenire – continua il sindaco – Abbiamo affrontato inoltre anche alcune problematiche, come il fatto di non essere ancora riusciti a realizzare l’edificio di servizio pubblico, per gli usi comuni, previsto nel progetto, perché i bandi per costruirlo sono andati per due volte deserti, anche sicuramente a causa del periodo di forte crisi economica”. Gli obiettivi di Bolzano però non si fermano qui: Casanova è un gradino per arrivare al raggiungimento di Bolzano CO2 neutrale, in programma per il 2020, per arrivare a una città dove la produzione d’energia coincide con il suo consumo, puntando molte risorse sull’efficienza degli edifici, con standard CasaClima A, e sul teleriscaldamento.
Foto di FiringTower
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…