Koda, una cagnolina curiosa e affettuosa, è diventata un’insostituibile collaboratrice nella ricerca ecologica grazie al suo incredibile fiuto.
Quando Shoshana Rapley, ricercatrice di dottorato presso la Fenner School of Environment and Society, ci ha fatto conoscere attraverso un video le qualità di Koda, stentavamo in qualche modo a crederci. Eppure questa eccezionale cagnolina, molto curiosa e affettuosa, a quanto pare grazie al suo fiuto sta facendo davvero molto per salvare l’ambiente, in tempi bui a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento.
Fino a oggi, eravamo a conoscenza delle grandi capacità del fiuto dei cani nell’individuare delle malattie, ma ora grazie a Koda scopriamo che i nostri amici a quattro zampe ci possono dare davvero una grande mano nella salvaguardia dell’ecosistema. Koda, un incrocio di alcune razze ma principalmente Kelpie, ha conosciuto Shoshana nel 2021, quando era una cucciola, e adesso sono letteralmente inseparabili.
Ma qual è la qualità nascosta che ha questa bellissima cagnolina e che sta dando un grande contribuito all’ecosistema? Koda è stata addestrata da Shoshana Rapley in una missione molto particolare, e se fino a ora pensavate che alcune razze di cani potessero individuare tartufi, grazie a questa cagnolina, scoprirete senza dubbio delle qualità nascoste davvero molto interessanti.
La cagnolina in questione, in buona sostanza, riesce a rintracciare dispositivi GPS smarriti utilizzati per monitorare uccelli in via di estinzione. Ci è arrivata grazie all’impegno di Shoshana nell’addestramento: dopo aver mostrato abilità nel lavoro di olfatto, infatti, Koda è stata allenata a riconoscere le componenti elettroniche dei dispositivi, rendendo il lavoro sul campo molto più efficiente.
La sua amica umana – come accennato – ha immortalato le varie fasi della ricerca in un video finito su YouTube e che sta già facendo il giro del mondo. Oltre a migliorare le capacità di Koda, questo lavoro ha anche aiutato a ridurre la sua ansia, trasformandola in un cane da rilevamento di successo: ora la cagnolina e la ricercatrice collaborano in progetti di conservazione, che peraltro vengono portati avanti dall’università dove la giovane donna lavora.
Questa vicenda di questa cagnolina dalle incredibili capacità olfattive ci fa vedere quanto gli animali possano contribuire al progresso scientifico e ambientale, così come – ad esempio – hanno un ruolo importante in altri settori. Proprio nei mesi scorsi, vi abbiamo raccontato ad esempio di Jageer, il cane che ha contribuito col suo “naso” a ritrovare il cadavere di Giulia Cecchettin, barbaramente uccisa dal suo fidanzato.
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