L’orso Kuma, che era stato trovato in condizioni critiche tre anni fa a Gorizia, sta bene ed è stato trasferito in Germania dopo due anni trascorsi al Bioparco di Roma.
Paola Palanza, etologa e Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, ha voluto condividere un importante aggiornamento sulle condizioni di salute di Kuma, l’orso bruno che tre anni fa, quando era ancora un cucciolo, era stato trovato in fin di vita a Gorizia.
Il plantigrado, secondo quanto annunciato dall’esperta, è in ottime condizioni ed è stato trasferito dal Bioparco di Roma in Germania dove potrà vivere in uno di semi libertà, un’area boschiva di circa un ettaro solo per lui, continuando ad essere monitorato sugli aspetti veterinari. Inoltre, l’orso potrà avere interazioni con altri individui.
Una storia a lieto fine quella di Kuma, l’orso bruno trovato in condizioni critiche nel novembre del 2021 in un’area boschiva di Gorizia (Friuli-Venezia Giulia).
All’epoca, il plantigrado era ancora un cucciolo e venne trovato sulla cima di un albero solo e terrorizzato, probabilmente la mamma era morta o lo aveva abbandonato. Dopo essere stato catturato, il cucciolo venne sottoposto agli accertamenti del caso che dai quali emerse una patologia renale congenita, aggravata da una infezione in corso. Sottoposto alle cure, presso l’Università di Udine, riporta la redazione di Leggo, Kuma è stato trasferito, nel giugno del 2022, al Bioparco di Roma.
Adesso le sue condizioni sono ottime e, come annunciato dalla Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paola Palanza, l’orso bruno è stato trasferito in Germania, al centro di recupero per orsi di Bad Füssing. Qui, spiega l’etologa, vive adesso in semi libertà, in una zona di cerca un ettaro in cui potrà avere interazioni con altri individui, ma rimanendo sempre sotto controllo per quanto riguarda gli aspetti veterinari.
La stessa Palanza ci ha tenuto poi a ringraziare l’Ente Nazionale Protezione Animali che si è occupato del trasferimento dell’orso contribuendo anche in termini economici.
Dell’orso Kuma ha parlato anche il responsabile zoologico del Bioparco, Yitzhak Yadid, il quale ha raccontato che l’esemplare era arrivato “sottopeso e impaurito” presso la struttura della Capitale, poi, però, è diventato curioso giocando anche con gli addetti. Yadid ha poi concluso spiegando che, crescendo, il plantigrado aveva la necessità di un’area più grande, da qui la decisione di provvedere con il trasferimento in Germania.
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