[galleria id=”827″]Tantissimi dei nostro lettori, ne sono certa, preferiscono passare le proprie vacanze in posti di villeggiatura esteri. Magari esotici, perchè no. Badate bene a fare molta attenzione, però! Secondo una recente stima, pubblicata dal sito Mother Nature Network, ci sono molte realtà estere afflitte da inquinamento e pessima qualità dell’aria. Questo articolo è dedicato a chi si lamenta spesso dell’inquinamento e della sporcizia che campeggiano sul territorio italiano. Consolatevi, perchè c’è davvero di peggio al mondo! Scopriamo insieme i quindici luoghi più inquinati del nostro pianeta (ma non solo).
Citarum River, Indonesia: è stato definito il fiume più inquinato del mondo, eppure, sulle sue rive vivono e traggono sostentamento circa 5 milioni di persone.
Chernobyl, Ukraina: la città, ricorderete, nel 1986 fu devastata dallo scoppio di un reattore nucleare che provocò danni inquantificabili. Ancora adesso la zona è inaccessibile a causa delle radiazioni.
Linfen, Cina: purtroppo quest’area è la più inquinata a livello atmosferico. Gli abitanti raccontano che, una volta stesi i panni fuori, questi diventino neri ancora prima di asciugare. Tutta colpa delle emissioni prodotte dalle industrie del carbone e le automobili.
North Pacific Gyre: è una vera e propria discarica galleggiante fatta isola dell’Oceano Pacifico. Misura una superficie grande due volte il Texas e profonda 10 metri.
Rondônia, Brasile: è uno degli stati del Brasile più colpito dalla deforestazione della Foresta Amazzonica. Migliaia di acri sono stati abbattuti per far spazio a recinti di bestiame.
Yamuna River, India: è il principale affluente del Gange, nelle sue acque trasporta il 58% dei rifiuti della città.
La Oroya, Perù: città mineraria delle Ande peruviane, sede dal lontano 1922 di un’industria metal-chimica. Si stima che il 99% dei bambini che vivono in quella zona abbia dei livelli di piombo nel sangue superiori ai limiti per avvelenamento.
Lake Karachay, Russia: il Worldwatch Institute lo ritiene il posto più inquinato del mondo. C’è da crederci, infatti la Discarica nucleare dell’Unione Sovietica diventa letale dopo una sola ora di esposizione.
Haiti: un tempo vantava un territorio coperto per il 60% da foreste. Ora purtroppo gli arbusti rappresentano solo il 2% del territorio. Inoltre, il terremoto di quest’anno ha reso ancora più degradata l’area.
Kabwe, Zambia: le sue colline sono pregne di piombo e cadmio, a causa dell’attività mineraria insediata nel passato. Sulle sue colline non cresce più verde. Il livello di concentrazione di piombo nel sangue dei bambini è dieci volte maggiore rispetto ai livelli stabiliti dall’Agenzia di Protezione Ambientale degli USA.
Appalachia, West Virginia: i monti appalachi, a causa dell’attività mineraria, hanno gettato nei fiumi a valle quantità ingenti di detriti pregni di sostanze nocive.
Dzerzhinsk, Russia: secondo i Guinnes dei Primati, questa sfortunata città detiene lo scettro per essere il centro abitato con il più alto tasso di inquinamento chimico della Terra: dal 1930 al 1998 sono state riversate sul territorio 300.000 tonnellate di rifiuti chimici. Nel 2003 il tasso di mortalità ha superato il tasso di natalità del 260%.
Riachuelo Basin, Argentina: su questo bacino fluviale sono insediate 3.500 fabbriche, tantissimi scarichi industriali illegali, 42 discariche a cielo aperto e 13 baraccopoli. Un disastro.
Vapi, India: la città di Vapi sorge vicino ad una catena industriale lunga 400 km. Inutile sottolineare che è diventata una discarica di rifiuti chimici. I livelli di mercurio nell’acqua sono 96 volte superiori ai limiti di sicurezza previsti.
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