Tra poco sarà tempo per l’aria condizionata, anche se in alcune regioni italiane l’afa ha già cominciato a farsi sentire. Accendere il condizionatore è ormai una prassi durante l’estate, ma bisogna ricordarsi che l’aria condizionata, come tutte le cose, va adoperata con il massimo criterio. Perché un utilizzo eccessivo e scorretto può provocare l’insorgere di patologie, oltre che un consumo energetico esagerato con ripercussioni sull’ambiente circostante. Vediamo insieme in quali casi questo sistema diventa dannoso.
Come non avere problemi con l’aria condizionata
E’ importante sapere che l’aria condizionata non è sempre motivo di sollievo, talvolta provoca addirittura dei malesseri. Vediamo insieme le condizioni ideali per non avere problemi. Mantenere la temperatura sui 18° in casa, anche se il caldo è opprimente, non è per niente salutare. La temperatura interna deve essere di circa 6-7 gradi al di sotto della temperatura esterna, non di più. I condizionatori moderni danno la possibilità di settare la temperatura in base ai gradi che si presentano fuori, altri invece hanno bisogno dell’intervento umano. Altri, addirittura, hanno l’opzione “deumidificatore” capace di rinfrescare l’aria senza rendere insalubre l’ambiente.
Ultimo ma non ultimo, tenere sempre sotto controllo il filtro: l’ideale sarebbe pulirlo ogni mese (specialmente quando l’apparecchio viene utilizzato frequentemente), anche perché oltre a rendere il condizionatore più performante, si evitano infezioni batteriche alle vie respiratorie che potrebbero provocare gravi danni alla nostra salute.
Quando l’aria condizionata fa male alla salute
La risposta è ovvia: quando non viene utilizzata nel modo giusto. E per evitare spiacevoli inconvenienti, impariamo ad usare in maniera corretta il nostro climatizzatore. Innanzittutto, occorrerebbe evitare di esporsi direttamente all’aria fredda di notte e dopo mangiato. Nel primo caso questa può provocare fastidiosissimi inconvenienti: tracheiti, bronchiti, mal di gola, torcicollo e otiti. Nel secondo, addirittura, si potrebbe incorrere in una congestione.
Quando l’aria condizionata fa male all’ambiente
Anche qui la questione è di facile risoluzione. Spesso e volentieri, per praticità, ci si dimentica che il condizionatore non è l’unica soluzione al caldo. E anzi, è la soluzione più inquinante perché l’apparecchio consuma un sacco di energia elettrica, traducibile in emissioni. Specialmente se utilizzato più del dovuto e con noncuranza.
Alternative innocue ed ecologiche all’aria condizionata
Innanzitutto si potrebbe optare per un vecchissimo rimedio: serrare le tapparelle/chiudere le persiane e aprire le finestre! Qualora il caldo fosse ancora troppo ostinato, sarebbe opportuno ridurre il tempo di accensione dell’aria condizionata in favore dell’aria prodotta da un ventilatore elettrico, attrezzo un pochino più avvezzo alla sostenibilità ambientale. Anche consumare molta frutta e verdura fresche aiutano a ridurre la sensazione di calore. E, perché no, anche un bel ventaglio (magari il legno o carta riciclata)!
In conclusione, il condizionatore può fare danni all’organismo e all’ambiente solo se non utilizzato con parsimonia o – peggio ancora – in maniera sconsiderata. Ci piace ricordare come sul mercato esistano molte alternative, certamente più ecosostenibili dell’aria condizionata. E se proprio non riuscite a farne senza, almeno scegliete un condizionatore che sia il meno inquinante possibile. Siamo sicuri che seguendo questi nostri semplici consigli il pianeta vi ringrazierà, così come il vostro portafogli all’arrivo della bolletta energetica!
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