Il tutto è stato realizzato per opera della General Electric e della National Gallery di Londra. Proprio in questa città, precisamente in Trafalgar Square, è stata esposta l’originale genere di arte a basso impatto ambientale. Un contatto diretto con la natura, che annulla la separazione fra quadro e spettatore che osserva. L’arte si fa un tutt’uno con gli elementi della natura, inserendosi perfettamente tra le definizioni e le regole per vivere a impatto zero.
Per un impatto zero degno di questo nome a volte non bastano l’educazione ambientale e il vivere “verde” in famiglia, ma gli esempi concreti sono indispensabili. La green art che prende ispirazione da Van Gogh è proprio un ottimo esempio. In tutto sono state utilizzate 8.000 piante, che per tutto il tempo dell’esposizione continueranno a crescere.
Potrebbe essere un modo per valorizzare al meglio l’importante funzione svolta dalle piante, in grado di fornire un aiuto anche contro l’inquinamento. Un sistema per mettere l’accento sull’essenzialità della tutela ambientale.
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