L’azienda informatica IBM ha raggiunto un’impresa storica, ovvero di raggiungere una perfetta efficienza energetica tagliando di 50 milioni di dollari il proprio utilizzo, grazie ad una rigorosa politica di contenimento dei costi. Le realtà come IBM, infatti, hanno un livello di consumo energetico elevatissimo, anche solo per mantenere a temperatura costante i server affinché non vadano su di giri, oppure per realizzare microchip.
Dato che il costo dell’energia non è affatto diminuito, anzi, la soluzione di IBM è stata quella di ottimizzare il consumo di energia elettrica, andando a scovare i punti critici dove il calore viene inutilmente dissipato e il raffreddamento non avviene correttamente.
Il risparmio energetico, però, si basa anche sulla capacità di effettuare un corretto riciclaggio di rifiuti e scorie correlate: nel caso di IBM, infatti, sono stati riciclati il 79% di rifiuti considerati come non pericolosi ed è diminuito l’utilizzo dell’acqua all’interno del sistema produttivo in percentuale pari al 2%. Decisamente ottimi risultati, scelte di tutela ambientale che partono dall’energia elettrica e dal suo corretto utilizzo, ma che si estendono ad un concetto molto più ampio, quello della sostenibilità ambientale.
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