L’esplosione nella centrale nucleare in Francia continua a far parlare di sé, visto che in termini di sicurezza nucleare sono sorti molti dubbi, nonostante le autorità abbiano fornito diverse rassicurazioni sull’argomento. D’altronde l’impianto di Marcoule si occupa del trattamento di sostanze piuttosto pericolose, come uranio e plutonio, nei confronti dei quali si deve rivolgere la massima attenzione, per evitare impatti ambientali disastrosi. La prudenza è d’obbligo, ma allo stesso tempo sono da evitare gli allarmismi inutili. In sostanza occorrono informazioni chiare e precise.
Intanto anche il WWF ha manifestato una certa preoccupazione al riguardo. A questo proposito Sergio Ulgiati del Comitato scientifico del WWF Italia ha spiegato:
Il MOX (il combustibile usato negli impianti nucleari) contiene plutonio e uranio di varia origine (riciclato, impoverito o naturale). Siccome la sua produzione richiede una serie di fasi molto delicate di separazione del plutonio e dell’uranio dal combustibile esaurito o dagli ordigni nucleari smantellati, il rischio di tale lavorazione è evidente, e così pure la possibilità di fuoriuscita di materiale altamente contaminato in atmosfera.
La questione è di interesse collettivo. In seguito al terremoto in Giappone si è fatto sentire il pericolo nucleare. Tra l’altro in molti si sono chiesti se dopo il referendum 2011 con i risultati lampanti in Italia la Francia avrebbe fermato il nucleare, ma non è stato così. Dopo il terremoto in Giappone varie sono state le reazioni nel mondo sul nucleare. Chi a favore, chi contro. Forse è il caso che la riflessione continui?
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