Un impatto ambientale non indifferente quello relativo allo smog delle più grandi città italiane, Roma e Milano, che non possono di certo essere elogiate per il modo in cui badano a garantire una riduzione dell’inquinamento dell’aria. E se anche queste misure vengono prese, non si può dire che sortiscano risultati eccezionali in termini di sostenibilità ambientale. Questo è il giudizio che emerge dal City Ranking Project, un progetto inteso a promuovere un impatto zero e che si è occupato di mettere a punto una classifica delle città in base ai livelli di polveri sottili in esse registrate.
Una questione di un triste primato italiano che non può essere trascurato, in quanto le emissioni andrebbero combattute anche a vantaggio della salute. Non si devono tra l’altro dimenticare i rischi connessi a questa situazione insostenibile: le emissioni nocive e l’inquinamento saranno in crescita dal 2012.
Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente, ha fatto presente:
Nel voto negativo assegnato a Milano ha pesato, forse anche al di là del merito, la scarsissima valutazione dei provvedimenti regionali (Low emission zone) di limitazione della circolazione dei mezzi più inquinanti, soprattutto camion, che circolavano nonostante i divieti e senza applicare filtri.
Le emissioni di CO2 europee sono aumentate, anche se all’estero la situazione è differente per quanto riguarda la lotta all’inquinamento, che non viene mai interrotta e vede la messa in atto di misure di diverso genere: multe a chi inquina, provvedimenti contro il traffico, potenziamento del trasporto pubblico. Il tutto a vantaggio della mobilità sostenibile.
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