L’impatto ambientale di una miniera costringe a spostare una città in Svezia. Sembra incredibile, ma è proprio così: la città svedese di Kiruna deve cambiare la propria collocazione a causa dell’ampliamento del giacimento di ferro, che ha incontrato un grande sviluppo in seguito alla crescita economica della Cina, la quale è alla ricerca di materie prime per l’alimentazione degli altiforni delle sue fabbriche. Uno dei problemi più ingenti è costituito dai percorsi migratori delle renne, che vengono tagliati a metà dalla ferrovia utilizzata per trasportare il ferro.
Si tratta anche di demolire le abitazioni e trasferire altrove la popolazione, composta da circa 22.000 individui. Un’operazione non indifferente, che dovrebbe spingerci a riflettere, in termini di impatto ambientale, sulle definizioni e le regole per vivere a impatto zero.
Nonostante tutte le spese siano a carico della società mineraria, è a rischio la sostenibilità ambientale e la tutela degli animali selvatici. Un danno non indifferente in termini di biodiversità, per la conservazione della quale l’Unione Europea si è posta degli obiettivi per i prossimi dieci anni.
Se pensiamo che anche la salute dell’uomo è a rischio per la mancata salvaguardia della biodiversità, ci accorgiamo che neanche un ponte ricoperto di terra e di erba, costruito l’anno scorso, riesce a garantire il passaggio delle renne e la tutela ambientale.