Da non credere, eppure l’industria del carbone è finanziata da numerose banche che agisco a livello mondiale. Ecco perché si incontrano molti ostacoli nella lotta all’inquinamento e nell’opportunità di provvedere alla riduzione del ricorso alle fonti energetiche inquinanti. Eppure il carbone sembra essere uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento, del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, con tutte le conseguenze che questi ultimi portano con essi, in primo luogo i disastri naturali.
Nonostante tutto questo, una ricerca portata avanti da alcune Ong internazionali ha messo in luce i miliardi di euro dati dalle banche per la produzione del carbone. Fra le banche prese in considerazione c’è anche una banca italiana UniCredit /HVB, che ha investito nel settore del carbone più di 5 miliardi.
Eppure molti di questi istituti di credito almeno a parole dichiarano che intendono a impegnarsi in vista della salvaguardia dell’ambiente. Le parole non corrispondono ai fatti, visto che, senza il denaro investito dalle banche, il settore del carbone non avrebbe potuto espandersi molto.
Un fatto che è destinato a suscitare parecchie polemiche. Lo studio, da titolo “Bankrolling climate change” non è stato facile da realizzare, visto che i dati sono stati difficilmente reperibili.
In ogni caso ha avuto il merito di farci riflettere su come spesso il problema dell’inquinamento ambientale è strettamente legato agli interessi degli uomini, che non mettono al primo posto la tutela dell’ambiente e la salute dell’uomo: i dati sulla mortalità dovuta all’inquinamento da carbone possono darci un’idea in proposito.
Foto di Sebastiano Pitruzzello (aka gorillaradio)