A cura di Gianluca Rini
Grande sarà la partecipazione da parte di molti in tutto il mondo e arrivano sempre più segnalazioni di partecipazioni, anche da parte di esponenti importanti della vita politica. Tutto inizierà in Italia a Castel Sant’Angelo, dove avverrà il primo spegnimento alla presenza di Roberto Bolle, del direttore generale del WWF Jim Leape e del presidente del WWF Fulco Pratesi.
Più di 350 sono i Comuni che parteciperanno alle iniziative previste, e quest’anno per la prima volta si spegneranno le luci anche al teatro alla Scala di Milano, oltre a numerosi altri luoghi importanti della nostra Penisola.
Le luci elettriche saranno infatti spente per un’ora ad esempio nella cupola di San Pietro a Roma, in piazza San Marco a Venezia, nella Torre di Pisa, al Duomo di Firenze, nel Battistero e a Ponte Vecchio, alla Mole Antonelliana di Torino, nei Sassi di Matera, all’Acquario di Genova, nella Valle dei Templi di Agrigento.
Dalle 20 alle 20:15 anche al Quirinale verrà spenta la facciata esterna dell’edificio. Grande partecipazione anche da parte del mondo delle aziende e degli esercizi commerciali, ad esempio con cene a lume di candela organizzate dalle Fattorie del Panda e con luci spente per gli ipermercati Auchan.
Tra gli esponenti famosi che parteciperanno ci sono anche personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, come Francesco Totti, Paola Maugeri, Massimiliano Rosolino, Marco Mengoni, Francesco Facchinetti.
Spegni la luce per accendere il futuro
Di cosa si tratta? Semplicemente del più grande evento globale sul tema dei cambiamenti climatici. L’ora della Terra, meglio conosciuto come Earth Hour, è l’evento globale lanciato dal WWF che invita tutti a spegnere le luci di monumenti e dei luoghi simbolo del nostro Pianeta Terra. Un gesto simbolico, dal grande valore a livello di impatto mediatico. Chiunque, cittadini, istituzioni e associazioni, possono prenderne parte e dare il proprio contributo per lo sviluppo sostenibile della nostra civilità.
La prima edizione, datata 2007, aveva coinvolto la sola città di Sidney ed era stata un tale successo da vedere la sua diffusione planetaria nel 2011, anno del vero boom globale del fenomeno: i social media e il web hanno sicuramente contribuito e aiutato il lancio dell’iniziativa, che nell’anno precedente ha visto la partecipazione attiva di quasi 2 miliardi di persone diffuse in 5200 città, facenti parte di 135 Nazioni. Si sono spente per un’ora Piazza Navona e il Colosseo a Roma, il Duomo di Milano, la Tour Eiffel, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro e molti altri, fino ad arrivare al grattacielo più alto di Pechino.
Può sembrare in realtà solo un’iniziativa curiosa, senza alcuna concretezza, mentre può essere molto utile per stimolare il confronto e riportare in auge il tema dell’impatto ambientale e di come possiamo favorire la sostenibilità ambientale tramite il nostro stile di vita, sia come singoli cittadini ma anche come partecipanti di una collettiva globale e globalizzata. Se la Terra è una nave e noi siamo i marinai, sarà il caso di prendersene cura al meglio e di prestare attenzione ad un tema così forte e condiviso come quello del riscaldamento globale.
C’è da dire, comunque, che anche in Italia il successo è tale per cui saranno più di 350 i Comuni ad aver confermato la loro adesione, spegnendo simboli storici della nostra patria come la Cupola di San Pietro a Roma, il Teatro la Scala di Milano, piazza San Marco nella laguna più famosa del mondo, la Mole Antonelliana a Torino fino alla Valle dei Templi di Agrigento, oltre ovviamente a molti altri.
Ci saranno anche molti i VIP che si presteranno a sostenere il progetto: è il caso, ad esempio, Roberto Bolle, che darà il via in prima persona allo spegnimento delle luci in Italia. Il tutto avverrà dall’emozionante e suggestivo palcoscenico di Castel Sant’Angelo, a Roma. Sempre nella capitale Elisa e Niccolò Fabi terranno il primo eco-concerto dove sarà l’energia elettrica ad illuminare il palco: a gestire la produzione di energia necessaria saranno dei biker volontari, selezionati on-line proprio per lo scopo.
L’ora della terra tra il bosco e lo spazio
Si avvicina sempre più l’ora della Terra: è domani infatti l’appuntamento con la sostenibilità ambientale e con il risparmio energetico. Anche la nazionale di rugby italiana si presta come testimonial dell’evento planetario: i ragazzi Andrea Lo Cicero, Simone Favaro, Cornelius Van Zyl e tutti gli altri hanno infatti realizzato un video nel quale invitare tutti i loro fan a fare squadra e a giocare insieme a loro la partita della diminuzione dell’impatto ambientale di ogni azioni quotidiane.
Sono molte le iniziative che si svilupperanno in tutta Italia. Tra le molte città che hanno accolto l’appello anche quella di Napoli, che sarà a luce spente per un’ora: al buio, infatti, ci saranno i simboli della città come il Maschio Angioino e il Palazzo Reale, oltre alle molte case dei napoletani che aderiranno all’iniziativa. Sempre nel capoluogo campano, presso l’Oasi WWF Riserva Naturale “Cratere degli Astroni” un gruppo di persone andrà in gita alla scoperta del bosco e, durante la discesa nel cratere, potranno vivere l’esperienza dell’ascolto della vita e dei rumori degli animali che lo popolano. La speranza per i fortunati che vivranno questa esperienza potranno scoprire quale sia la vita degli animali del bosco e quali i loro rumori più tipici.
L’evento è talmente globale da passare facilmente dal contatto con la natura a quello con la tecnologia: l’innovazione, si sa, passa sempre anche per i social network e i dispositivi mobile. Saranno molti gli eventi sparsi nel territorio, e per tenersi aggiornati su tutte le ultime novità sarà possibile utilizzare le app ufficiali per smartphone: il must sarebbe quello di usare un dispositivo alimentato da energia solare, per essere in piena armonia con il tema.
Nel frattempo, potrete essere sintonizzati anche nei social per scoprire come viene vissuto l’evento altrove: l’astronauta olandese Adre Kuipers, ad esempio, twitterà l’evento dallo spazio, in particolare dalla stazione spaziale internazionale in orbita, raccontando il pianeta spento, dal suo inedito punto di vista.
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