La caccia e la pesca possono avere un impatto ambientale non indifferente. Esercitare la caccia e la pesca quindi significa tenere conto di specifiche disposizioni, che non fanno altro che stabilire dei limiti ben precisi, in modo da assicurare la protezione degli animali e la sostenibilità ambientale. La tutela dell’ecosistema e degli equilibri naturali che vigono all’interno di esso inizia proprio dalle azioni ecocompatibili messe in atto in ogni tipo di attività. Solo in questo modo potremo riuscire a pensare ad un genere di tutela ambientale veramente degno di questo nome.
La caccia, la pesca e i limiti da rispettare
La caccia, la pesca sono soggette a dei limiti da rispettare in vista di un ridotto impatto ambientale. Nello specifico per la pesca dobbiamo tenere conto di regolamenti legati principalmente alla tutela del territorio e delle acque locali. Per quanto riguarda invece la caccia invece vigono regole molto più generali, che intendono impedire l’attività venatoria nei periodi in cui le specie sono coinvolte nei processi di migrazione, di nidificazione, di riproduzione e di accudimento dei nuovi nati. Ecco perché, a seconda dei periodi, la caccia può essere praticata solo nei confronti di determinate specie animali. La caccia indiscriminata degli uccelli scatena spesso a ragione la protesta della Lipu. D’altronde non bisogna dimenticare che, in tema di uccelli a rischio estinzione, il 13% di essi potrebbe scomparire per malattie e caccia.
L’impatto ambientale determinato dalla pesca
L’impatto ambientale determinato dalla pesca rappresenta una questione che non deve essere trascurata, in quanto il rispetto dell’ambiente costituisce un punto fondamentale per costruire un modo più vivibile. In particolare dati specifici mettono in evidenza che a differenti tipi di pesca corrisponde una diversa responsabilità per ciò che concerne il prelievo ittico. Notevole è la percentuale che a questo proposito spetta alla pesca professionale (93%), mentre la pesca di superficie è da rapportare ad una responsabilità sulle specie ittiche pari al 6,3%. Molto più ridotto sembra essere l’impatto ambientale sulle specie marine della pesca in apnea (0,3%). Il tutto è dovuto alla possibilità di effettuare una selezione delle prede, che obbedisce a criteri di piena ecocompatibilità.
L’impatto ambientale determinato dalla caccia
Se non si rispettano i regolamenti relativi alla caccia, l’impatto ambientale determinato dall’attività venatoria può essere forte. È importante riuscire a provvedere alla tutela degli animali, rispettando i limiti stabiliti dalle leggi sulla caccia. Il tutto va a favore della conservazione della biodiversità, che è molto importante per mantenere quegli equilibri naturali che stanno alla base dell’ambiente nel quale viviamo. Tutto ciò va a vantaggio di tutti, infatti la diminuzione della biodiversità può comportare dei rischi per la salute dell’uomo.
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