Tema scottante quello della carne clonata. Come ben sapete, da decenni il progresso scientifico permette di duplicare il DNA di animali “naturali” al fine di procrearne di nuovi in laboratorio. Ma la carne degli animali di quest’ultima categoria ha delle differenze, sia dal punto di vista morfologico che (forse) nutrizionale. E gli italiani, da sempre ancorati alla tradizione e alla qualità (specialmente a tavola!) sono molto spaventati e temono di trovarsi nel piatto della carne clonata.
Tre italiani su quattro sono quindi molto scettici, se non impauriti, di questo continua rincorsa alla clonazione da parte della scienza. Sergio Marini, Presidente di Coldiretti, sostiene che “E’ bene tenere in mente che sulle applicazioni scientifiche che potenzialmente possono arrecare danni planetari, irreversibili e irrisolvibili, come le manipolazioni genetiche degli alimenti, i cittadini hanno il diritto e il dovere di poter decidere se e come ciò che la scienza propone debba essere applicato“. Anche voi la pensate in questo modo sui derivati provenienti da animali clonati?