La notizia ha dell’incredibile, parliamo di una centrale nucleare galleggiante. Mentre in Italia si polemizza, giustamente, sul ritorno al nucleare, sui siti delle centrali e dove e come verranno gestite e conservate le scorie, altrove c’è qualcun altro che ha progettato e realizzato una centrale nucleare in mare! Siamo in Russia, a San Pietroburgo, è qui che sono in fase d’opera i lavori della centrale atomica.
I piani di sviluppo dell’energia nucleare proseguono in diverse parti del globo nonostante i rischi ed i pericoli associati a questa forma di energia. A San Pietroburgo si stanno ultimando i lavori su una chiatta lunga 114 metri su cui dovrebbe sorgere una centrale nucleare. Su di essa verranno installati due reattori e la loro entrata in funzione è prevista per il 2012.
Nonostante le critiche mosse sull’energia nucleare e sui recenti studi che dimostrano che il nucleare costa decisamente più rispetto all’energia solare, si continua in questa direzione. La chiatta andrà a posizionarsi nella zona artica, più precisamente nei pressi di Murmansk. Si vocifera che la compagnia russa Gazprom possa utilizzare l’energia della centrale per l’estrazione degli idrocarburi nella zona dell’Artico, anche se, al varo della chiatta si era detto che l’energia prodotta sarebbe servita per il soddisfare il fabbisogno energetico russo.
Qualunque sia la sua destinazione non è un azzardo installare una centrale nucleare su una chiatta? A quanto pare la catastrofe ambientale derivante dall’incidente nel Golfo del Messico non è servita a niente. A nulla è servito pubblicare online sul sito di Greenpeace Russia l’elenco dei disastri ambientali causati dalle navi rompighiaccio e sottomarini che montavano reattori nucleari. Chi ha deciso di investire nell’atomo non si fermerà certo davanti ad un elenco.
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