In effetti i pericoli sono da rapportare anche all’eliminazione dei stagni. A questo proposito molto interessanti sono le dichiarazioni dello storico ambientalista Maurizio Ferrara, il quale spiega:
Se fino a qualche tempo fa i rospi nella loro trasmigrazione verso lo stagno natio, dove tornano sempre per deporre le uova, correvano il rischio di venire schiacciati dagli autoveicoli, oggi quello stagno potrebbero proprio non trovarlo più.
Si calcola che in termini di biodiversità solo in Italia sono 58.000 le specie animali a rischio estinzione. Un pericolo che andrebbe evitato a tutti i costi, visto che la mancanza di biodiversità mette a rischio anche la salute dell’uomo. Da tenere presente che la diminuzione del numero dei rospi influisce sugli equilibri naturali dell’ecosistema e si diffondono sempre di più insetti e parassiti, di cui i rospi stessi si nutrono.
A volte l’estinzione della biodiversità è più veloce dell’evoluzione e questo costituisce un fattore da non perdere di vista, se veramente si tiene ad adottare tutte le strategie adeguate alla conservazione ambientale.
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