A cura di Gianluca Rini
Per il momento il progetto è partito dall’Emilia Romagna e serve a mettere in atto le regole che sono state stabilite a livello europeo sulla gestione dei rifiuti elettronici. E’ stata fatta una sperimentazione su 2.000 cittadini e poi si è allargato il raggio di azione.
Non si deve fare altro che premere il pulsante che si trova sul lato anteriore del cassonetto e poggiare la scheda elettronica sull’apposito lettore. I cassonetti in questo modo riconoscono il cittadino che butta i rifiuti e possono mappare le sue abitudini sulla raccolta differenziata.
Per chi non ha la scheda ci sono comunque dei cassonetti aperti. L’esperimento durerà quattro anni e avrà anche l’obiettivo di aumentare il recupero di alcuni materiali che sono contenuti nei rifiuti elettronici e che possono essere recuperati per essere riutilizzati.
Sono stati realizzati anche dei camion dotati di sensori per svuotare i cassonetti intelligenti, in grado di pesare anche il carico di spazzatura. In questo modo negli impianti di smaltimento o di recupero tutto sarà più facile. A disposizione anche una speciale applicazione per smartphone, che funge da guida sulle tipologie di rifiuti e sulle stazioni ecologiche.
A Modena la raccolta differenziata con la tracciabilità dei rifiuti con la smart card
La raccolta differenziata è essenziale per promuovere la sostenibilità ambientale. Ma servono anche delle adeguate strategie per favorire in modo pratico la differenziazione dei rifiuti. in questo senso sicuramente piuttosto innovativo è il sistema adottato in provincia di Modena, precisamente a San Vito di Spilamberto. Si tratta della possibilità della tracciabilità dei rifiuti attraverso l’ausilio di una smart card. Molto interessante come idea, che potrebbe servire anche da sensibilizzazione ambientale, puntando proprio sulla consapevolezza.
Il sindaco di Spilamberto, Francesco Lamandini, ha fatto notare:
“Il nuovo sistema è estremamente semplice da utilizzare, ma siamo consapevoli che per il successo del progetto la collaborazione di tutti i cittadini sarà decisiva. Lo scopo del cambiamento è arrivare al 70% di raccolta differenziata, senza incidere sui costi del servizio.”
I cittadini avranno a disposizione una tessera intelligente, con la quale monitorare tutta la gestione dei rifiuti, seguendo il percorso della spazzatura dal cassonetto al processo di smaltimento e di riciclo.
Nella raccolta differenziata dei rifiuti le famiglie italiane sono indietro, ma queste soluzioni alternative possono dare un nuovo impulso alla differenziazione.
Eppure in merito alla raccolta differenziata e al riciclo dei rifiuti, buone notizie arrivano sul fronte Conai e buoni risultati si registrano per la raccolta differenziata al Nord Italia con il merito attribuibile alle donne. Ma si può fare ancora molto di più, escogitando soluzioni accattivanti e ingegnose come la smart card di San Vito di Spilamberto.
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