Una storia incredibile che vede protagonista una ragazza che getta del sale sulla sabbia. Non avrebbe mai pensato di fare questa scoperta.
La Natura è sempre pronta a stupire l’uomo e per quanto talvolta questo pare non essere possibile avviene subito la smentita. Un continuo scoprire che è linfa vitale e senza questa decisamente si avrebbe un’esistenza molto basica e senza stimoli. La curiosità piu’ grande consiste nello scovare nuove specie che ospitano al pari dell’uomo il pianeta Terra. Presenze che riguardano sia il mondo vegetale che quello naturale. Così come esistono specie di piante poco note, al contempo anche per quanto concerne gli animali sono molti piu’ di quelli che crediamo, ecco perché ogni scoperta di una nuova specie suscita tanto stupore. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che verte una scoperta sensazionale fatta da una ragazza, un “esperimento” lo si può impropriamente definire così che ha dato origine ad una grandiosa scoperta.
Tra le tante specie marine che vivono nelle acque, non tutti conoscono i ritagli di mare o noti anche con il nome navajas. Per chi non lo sapesse, è un tipo di crostaceo dalla forma insolita in quanto rievocano le sue sembianze un sigaro o una pipa. Trascorrono la loro vita non propriamente in acqua ma sul bordo, un dettaglio? Sono letteralmente coperte dalla sabbia. Nonostante la loro presenza possa sfuggire ai passanti, si stima che su dieci metri quadrati ce ne possono essere persino diverse centinaia, difficile da credere. E l’esperimento posto in essere da una ragazza dimostra la loro massiccia presenza, pur senza interagire o entrare in contatto con gli umani. Affinché facessero la loro comparsa, viene sparso del sale sulla sabbia bagnata ed appaiono dopo un paio di istanti. Le talee marine si trovano soprattutto lungo la costa atlantica, ma anche nel Mar del Giappone e a Okhotsk. Alcune specie si trovano anche sul Mar Nero o nel Mar Mediterraneo.
Queste specie acquatiche prediligono le coste sabbiose e fangose. Si collocano sotto la sabbia per una questione difensiva, un rifugio che consente loro di nascondersi da pesci predatori e da altri nemici. Nei casi di alta marea, si seppelliscono ancora più in profondità e sporgono solo leggermente il loro tronco, questo serve per nutrirsi dell’acqua fangosa.
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