La tempesta Daniel potrebbe a breve trasformarsi in un ciclone tropicale. L’impatto potrebbe essere tanto violento da mettere in pericolo la popolazione del Mediterraneo.
Gli eventi climatici estremi sono stati numerosi nel 2023. Ogni anno si aggiunge un tassello in più alla loro gravità. Specialmente se mesi di siccità sono alternati da mesi di piogge torrenziali. Con la conseguenza diretta di alluvioni e devastazioni. I Paesi che fanno capo al Mediterraneo, come l’Italia, in particolare l’area meridionale, la Grecia ed altri, spesso abituati a climi caldi e temperati, non hanno le infrastrutture adatte a supportare il peso di tanta acqua quotidianamente.
Allo stesso tempo i terreni – a causa delle attività antropiche, dei pesticidi e della monocoltura – non sono più così permeabili da riuscire ad assorbire le piogge torrenziali. Con la conseguenza di allagamenti continui, che oltre a rendere disagevoli trasporti ed attività quotidiane, possono creare i presupposti per il proliferare di batteri nocivi. La tempesta Daniel, così è stata chiamata, sta creando devastazione senza precedenti in Grecia, in particolare nella città portuale di Volos, circa a 330 Km a nord di Atene.
A quanto pare la gravità della tempesta Daniel, che si è abbattuta sulla Grecia, ha fatto scattare l’allerta di sicurezza di livello 2 e 3 da parte della protezione civile locale. Nella città di Volos si sono concentrati gli eventi climatici più estremi, al punto da bloccare la circolazione portuale. Tuttavia anche altri Paesi dell’Europa meridionale sono stati coinvolti. Come la Turchia e la Bulgaria.
Almeno otto persone sono morte. Il bollettino purtroppo è tristemente destinato a salire, dato che gli scomparsi sono molti. La pioggia a Volos si è abbattuta con violenza, ben al di sopra delle medie stagionali, ma anche al di sopra tenendo presente tutti i periodi dell’anno. Si parla di 375 mm in meno di 14 ore.
Le alluvioni ancora in corso hanno causato la compromissione di edifici, ed il crollo di ponti e strade. La popolazione si trova a dover fronteggiare difficoltà continue. A quanto pare le precipitazioni di questi giorni superano la quantità che si riceve solitamente in un intero anno. E non è solo la pioggia a preoccupare. Oltre all’acqua che diventa torrente, il forte vento la una forte potenza distruttrice.
Il timore dei meteorologi è che la tempesta Daniel possa trasformarsi in uragani e tornado, simili a quelli che si osservano nel Pacifico e nel continente americano. Che finora non hanno fatto parte del clima mediterraneo. A quanto pare i cambiamenti climatici ci stanno preparando ad assistere ad eventi climatici estremi. Picchi di caldo e siccità alternati con piogge torrenziali e cicloni. Questo sarà il futuro del Mediterraneo.
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