Chi di voi non ha visto, non ha condiviso o non si è impietosito di fronte a quei messaggi che sempre più popolano la Rete e che riguardano le adozioni di cuccioli: se non vi muovete e non fate un’azione d’amore verso questi animali di casa, essi finiranno soppressi. Una vera crudeltà, contraria a qualsiasi norma di buonsenso sulla protezione degli animali. In realtà, non è solo contraria a qualsiasi norma di buonsenso, ma anche contro la legge. Ecco perché bisognerebbe leggere con attenzione questo genere di annunci.
Spesso, infatti, dietro annunci circa l’abbandono o l’imminente soppressione di cuccioli di cane o di gatto, non si nascondono altro che colossali bufale. Alcune dritte per capire se queste specie di animali sono in pericolo o no, però, ci sono: l’annuncio, infatti, dovrebbe essere datato, per capire il periodo al quale si riferisce. Altra cosa importante: la mail indicata, o il numero di telefono, devono essere corretti e reali. Sarebbe il caso di verificare almeno questi semplici dati prima di condividere messaggi pietosi circa l’uccisione di questi teneri animali.
I social network, infatti, rischiano di essere invasi da questi messaggi, a tal punto che si rischia di non comprendere più quali siano reali e quali no, evitando di condividere qualsiasi cosa. Anche quelli che, purtroppo, sono dei veri appelli e che potrebbero portarci ad avere un nuovo animale domestico che, se non è strappato alla morte, magari può essere strappato alla triste sorte della vita in canile.
La vendita on-line di esseri viventi continua a proliferare, spesso senza controllo e garanzie: siano esse piante o animali, meglio se di specie protette, sono molto richiesti e ambiti dagli internauti. L’allarme stavolta lo lancia un membro dell’attuale governo, il sottosegretario per le Politiche Agricole, il dottor Franco Braga. È proprio la commercializzazione (spesso illegale) di piante e animali esotici a preoccupare: oltre al problema delle specie in via di estinzione e del danno ambientale che si produce, c’è spesso il rischio dell’abbandono degli animali con problemi per la loro vita e per quella dei cittadini.
Sembra un vezzo, una moda, ma l’attività di acquistare animali on-line è in continuo e allarmante aumento -come testimoniano i dati del Corpo Forestale dello Stato-: gli utenti, infatti, sembrano allettati dalla novità o da un prezzo particolarmente interessante, senza farsi alcuno scrupolo circa le condizioni degli animali stessi, le eventuali vaccinazioni o la loro provenienza. Sono moltissimi, purtroppo, i cuccioli di cane o gatto che sono morti perché strappati alle cure materne troppo presto e costretti ad affrontare viaggi incredibili, impossibili da sopportare per la loro tenera età.
Nel Corpo Forestale dello Stato per contrastare piaghe simili è stato sviluppato un corpo di lavoro dedicato, proprio per monitorare e tracciare l’acquisto on-line di specie protette: grazie a questo progetto, sono stati salvati 226 esemplari, fortunatamente ancora in vita. L’impiego di software che possano rintracciare gli utenti tramite le loro connessioni internet e interrompere la vendita degli animali è uno strumento indispensabile per tutelare la vita di questi poveri indifesi animali.
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