I laghi e fiumi italiani sono in forte difficoltà: il peso delle esondazioni e della siccità sta rendendo le cose molto difficili per queste preziose risorse, situazione che sta accadendo per tutto lo Stivale. Scopriamo maggiori dettagli su questa criticità sempre più imperante.
Nella nostra società, ormai, il tema dei cambiamenti climatici è all’ordine del giorno. Come lo sono i loro effetti devastanti sull’ambiente: con l’inquinamento imperante, dettato dall’agire insostenibile dell’uomo, e la mole sempre più immensa di rifiuti che trasforma molti angoli del nostro Pianeta in veri e propri cimiteri di resti di ogni tipo, il quadro generale si fa preoccupante.
A scontare le conseguenze di tutto questo non sono solo la vegetazione e l’aria, ma anche le risorse idriche donate dalla nostra madre terra: oceani, mari, fiumi e laghi sono in serie difficoltà.
Da un lato abbiamo il problema dei rifiuti e del loro errato smaltimento: pensiamo solo a come la plastica buttata in modo errato e non riciclata finisca per galleggiare nelle acque, inquinandole tantissimo e spargendo al loro interno pericolose micro plastiche.
Dall’altro lato c’è il problema del riscaldamento globale che porta a fenomeni atmosferici estremi. A dimostrare l’incidenza di questo problema, negli ultimi mesi è l’alternarsi di periodi di siccità con attimi dominati dalle piogge estreme che non fanno che portare a esondazioni pericolose. L’italia è tra i paesi fortemente colpiti da questo epilogo e a risentirne sono i suoi fiumi e i suoi laghi.
Dopo un inverno mite, in cui le piogge sono state fantasma, buona parte della primavera e l’inizio dell’estate sono stati dominati da forti precipitazioni, le cui conseguenze si sono riversate sul Bel Paese. Tra queste spicca la terribile alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna lo scorso maggio (scopri qui qual è la situazione della costa dopo il terribile evento climatico).
Con l’entrata nel vivo dell’estate, le temperature sono salite a picco, portando a un caldo eccessivo. Secondo alcune proiezioni questa e le prossime cinque estati potrebbero essere le più afose degli ultimi anni, complice il verificarsi del fenomeno El Nino, consistente nel riscaldamento dell’Oceano Pacifico Orientale e Centro-Meridionale.
Questi repentini cambi a livello climatico, che vedono il passare in breve tempo da forti piogge a momenti di siccità, fanno sì che i fiumi e i laghi siano in forte affanno.
In Italia il quadro è preoccupante, come confermano i dati: nell’ultimo anno 10 laghi e 21 fiumi hanno riscontrato problematiche per via della siccità.
A confermare quanto i laghi e i fiumi italiani stiano soffrendo è Legambiente con i dati raccolti dal suo Osservatorio Città Clima. Da quanto emerso, ci sono alcuni più in difficoltà di altri: guardando i fiumi, tra quelli che stanno patendo gli eventi climatici estremi, in particolare per via della siccità (qui trovi un approfondimento sul tema), ci sono il Po, l’Adige, il Sesia, il Bormida, il Tagliamento, il Bisenzio e il Tevere. In merito ai laghi invece abbiamo il Lago Maggiore, quello di Como, quello di Garda, il Fedai, il Nemi, il Bracciano e il Massaciuccoli.
Altro dato allarmante riguarda le esondazioni che negli ultimi 13 anni hanno raggiunto 231 episodi. In particolare le aree più colpite sono l’Emilia-Romagna, la Sicilia, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia.
Questi numeri allarmanti ci fanno capire quanto le cose devono cambiare: a livello governativo dovranno essere attuate misure per trovare soluzioni volte a tutelare le nostre risorse idriche e dal lato dei cittadini sarà necessario essere sempre più attenti alle nostre singole azioni che dovranno essere nel segno del rispetto del Pianeta.
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