Anche il lago di Pilato, nelle Marche, è letteralmente prosciugato per via della siccità, manca l’acqua e un crostaceo rischia l’estinzione.
Il cambiamenti climatici si abbattono sul pianeta in tutto il loro impeto, comportando gravissime conseguenze. Questa estate bollente, così come lo scorso inverno, è stata dominata dalle ondate di calore e dai lunghi periodi di siccità. La situazione in Italia è davvero drammatica, da nord a sud. Se la Sicilia sta combattendo con il razionamento idrico e gli incendi, anche le Marche non se la passano bene.
A rimetterci, in queste settimane, è il lago di Pilato, in provincia di Ascoli Piceno, situato tra le montagne, ormai letteralmente prosciugato. Questo bacino naturale è completamente a secco. Se l’inverno mite e privo di piogge e nevi non lo ha gonfiato, ora la situazione è catastrofica. Gli esperti stanno monitorando la zona e stanno cercando di tutelare l’habitat.
Situato nel Parco Nazionale dei Sibillini, il lago di Pilato rappresenta una delle principali attrazioni del luogo. Un bacino idrico importantissimo per tutto il territorio. Si tratta di uno specchio d’acqua di origine glaciale, inserito nel Monte Vettore, tra i Monti Sibillini. Calabria, allarme siccità: dichiarato lo stato d’emergenza regionale.
Chiamato così in onore del funzionario latino Ponzio Pilato, prefetto della Giudea, giudice al processo di Gesù. Secondo alcune leggende, Pilato fu giustiziato proprio in riva la lago per non aver saputo romanizzare la Giudea, e per non aver imposto il proprio giudizio al processo di Gesù, “lavandosene le mani”.
Oltre che dalle piogge, il lago viene alimentato dallo scioglimento delle nevi durante il periodo estivo. Tuttavia, l’inverno scorso di neve ce n’è stata pochissima. Il lago è arrivato all’estate con il livello dell’acqua già in crisi, e la siccità dell’ultimo periodo lo ha prosciugato. Basilicata, grave problema siccità, scorte delle dighe sempre meno: la rabbia degli agricoltori.
A rimetterci vi è una specie endemica, un piccolo crostaceo chiamato Chirocefalo del Marchesoni. Si tratta di un animaletto di colore rosso lungo circa 10 millimetri, che nuota con il ventre rivolto verso l’alto. Ora il crostaceo è a rischio estinzione, poiché non ha più spazio dove nuotare.
Gli esperti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini stanno intervenendo per metterlo in salvo e per tutelare l’habitat. In particolare, si teme per le uova del crostaceo, sotterrate nei fondali del lago. Dal 2016 le acque del lago di Pilato preoccupano, ogni anno sono sempre meno. Stati Uniti, scatta l’allarme: un lago si sta prosciugando e salgono le emissioni di CO2.
Le uova del Chirocefalo sono molto resistenti, possono resistere anche per parecchi mesi in assenza di acqua, ma una siccità prolungata e a singhiozzo nel corso degli anni ne mette a rischio la sopravvivenza. Inoltre, le uova sono a rischio calpestamento da parte degli escursionisti. Per questo motivo gli esperti non consentono l’avvicinamento al lago. Sud Africa, il cibo è finito e tutto a causa della siccità.
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