Alcune idee per passare il fine settimana fuori città per chi abita vicino a Novara. Non solo montagne e boschi
Anche chi abita nel nord Italia può beneficiare di bellezze legate all’acqua e non solo alla terra, che non siano i fiumi di alta montagna. Nello specifico, chi è turista nel Piemonte, o chi abita vicino Novara, può approfittare percorrendo un tratto di strada relativamente breve, di numerose bellezze locali che in molti neanche immaginano. Si inizia dal sentiero dei castagni, che va da Stresa a Belgirate, due Comuni della zona. È un trekking slow, ovvero piuttosto semplice e non sotto sforzo. Fa parte del distretto dei laghi, per cui a parte le bellezze dei boschi, e di tutta la ricchezza che la primavera dona, si può anche ammirare l’incanto del panorama lacustre, fino a vedere dall’alto il Lago Maggiore.
Il sentiero attraversa le frazioni suddette ed il bosco. Chi vuole fare la passeggiata all’andata ma non vuole trattenersi eccessivamente, alla fine del sentiero in provincia di Novara può prendere un battello sul lago per ritornare a Stresa, il campo base.
Questa zona del Piemonte è anche molto particolare in quanto percorso enologico di grande pregio. Tra le cittadine delle colline novaresi si trovano delle DOCG d’eccellenza, tra cui il Ghemme ed il Boca, prodotti nelle vigne intorno alle omonime cittadine. Per cui chi alle bellezze naturali vuole accostare anche quelle di un percorso eno – gastronomico, può tentare questo Parco vicino Novara. E magari facendo un giro in bicicletta, così da smaltire in antecedenza le calorie che poi gli amatori vorranno acquisire a tavola. L’itinerario turistico proposto parte da Ghemme Santuario di Boca, attraversando il Parco del Monte Fenera. Dunque non solo natura ma anche turismo artistico e spirituale.
A rendere ancora più speciale questa gita nei pressi di Novara, è la destinazione del Santuario di Boca, più correttamente chiamato Santuario del Santissimo Crocifisso, il cui inizio dei lavori è stato avviato per volere di giovanni agnelli nella prima parte del diciannovesimo secolo, e poi terminato dall’architetto e politico italiano Alesandro Antonelli, noto per il progetto della Mole Antonelliana di Torino.
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