Il lago Prespa, tra i più “vecchi” d’Europa, rischia di andare incontro al prosciugamento: tutte le possibili conseguenze per l’ambiente
Il lago Prespa, una distesa d’acqua dolce condivisa da Grecia, Albania e Macedonia del Nord, starebbe lentamente andando incontro al prosciugamento: questo l’allarme lanciato da un pescatore locale che, negli ultimi tre mesi, ha riferito di aver notato un abbassamento di livello di circa 36 centimetri (di cui 2/3 centimetri solamente nel giro di pochi giorni).
Trattandosi di uno specchio d’acqua a dir poco fondamentale per la sopravvivenza di specie faunistiche e vegetali che popolano la zona, il suo lento ma graduale prosciugamento starebbe mettendo in allarme climatologi ed ambientalisti. Le specie selvatiche che nel lago trovano il loro sostentamento, stando a quanto riferiscono gli studiosi, rischierebbero di estinguersi entro breve tempo.
Come sottolineato dal pescatore Vancho Vasilevski – e come le immagini satellitari scattate dalla Nasa non mancano di confermare -, il lago Prespa avrebbe toccato il livello più basso degli ultimi secoli.
Una situazione che ha posto in allarme la comunità scientifica, e che è da ricondursi agli effetti del cambiamento climatico. Tra estati sempre più aride e precipitazioni nevose che scarseggiano durante la stagione invernale, la situazione del suddetto specchio d’acqua (al pari di quella di moltissimi altri laghi) non parrebbe destinata a migliorare.
Lago Prespa, pericolo di prosciugamento: cosa sta succedendo
Gli esperti hanno pochi dubbi a riguardo: a monte del graduale prosciugamento del lago Prespa non vi sarebbe altra causa che le conseguenze disastrose del cambiamento climatico. Con il livello dello zero termico che si registra ad altitudini sempre maggiori ed estati in cui le temperature sfiorano punte mai registrate prima d’ora, la siccità e la scarsità d’acqua sono tra le conseguenze che debbono necessariamente esser messe in conto.
La situazione del lago Prespa, d’altro canto, appare essere la perfetta esemplificazione di quanto appena analizzato. Come osservato dal pescatore Vancho Vasilevski, solo negli ultimi tre mesi il livello dello specchio d’acqua si sarebbe abbassato di 36 centimetri, con annessa perdita di flora e fauna che dal suddetto ecosistema dipendono.
Le immagini satellitari che la Nasa ha scattato dal 1984 al 2020 non mancherebbero di confermare la versione del pescatore locale: nel corso di quasi quarant’anni, il lago ha perso all’incirca il 7% della sua superficie, oltre che la metà del suo volume. Si stima che, a partire dagli anni Settanta, il livello di questo specchio d’acqua – situato in alta montagna, e formatosi ben 5 milioni di anni fa – sia sceso di 8 metri.
A monte del costante prosciugamento del lago più “vecchio” d’Europa vi sarebbero una serie di cause. Dai cambiamenti climatici – che starebbero inasprendo situazioni di siccità in tutto il globo – fino all’impiego eccessivo dell’acqua per scopi quali l’irrigazione agricola. Occupando una superficie condivisa tra Macedonia del Nord, Albania e Grecia, il sovrasfruttamento delle risorse del lago sarebbe stato praticato senza alcuna considerazione rispetto alle conseguenze.
Come ribadito dagli esperti, le specie animali e vegetali legate all’ecosistema lacustre rischiano di andare presto incontro all’estinzione. Da non tralasciare la distruzione del loro habitat in seguito all’uso sconsiderato di pesticidi agricoli, oltre alla tendenza a smaltire rifiuti e scarichi non trattati nelle acque del lago.
Non solo il lago Prespa: la situazione del lago di Van preoccupa gli studiosi
Il cambiamento climatico attualmente in fase di accentuazione starebbe mettendo in difficoltà non soltanto il lago Prespa. Solamente qualche settimana fa, avevamo approfondito la situazione del lago di Van (Turchia) e della moria dei gabbiani che si starebbe registrando presso questo specchio d’acqua.
Tale lago, se un tempo risultava essere il più esteso di tutta la Nazione, ad oggi avrebbe registrato un ritiro delle acque di ben 4 km, con annesse conseguenze negative per la vita della flora e della fauna che ivi abitano.
Anche in questo caso, le cause a monte di una simile deriva sono da ricercarsi nel surriscaldamento globale, il quale starebbe comportando riserve di ghiaccio in esaurimento e temperature medie che si innalzano ogni anno di più. Solo negli ultimi tempi, il lago di Van si sarebbe ridotto dell’1,5%.
Una situazione che accomuna tale distesa d’acqua al lago Prespa, e che ha inevitabilmente posto in allarme la comunità scientifica. Rispetto al cambiamento climatico, a quanto pare, non si sarebbe ancora attuata alcuna forma di contrasto significativa.