Un incidente aereo terrificante avvenne nel settembre del 1992: un aereo si schiantò al suolo pochi minuti dopo la partenza in Nigeria.
Prima un guasto ai motori, poi il terribile schianto che non lasciò alcuno scampo alle persone a bordo: questa la sequenza drammatica del disastro aereo consumatosi nel pomeriggio del 26 settembre del 1992.
L’aereo coinvolto nella tragedia era un Lockheed C-130H Hercules che era entrato in servizio dodici anni prima per essere poi consegnato alla compagnia Nigerian Air Force. Quel pomeriggio era decollato da Lagos, in Nigeria, ma dopo pochi minuti dal decollo, la tragedia. In realtà, non era quello il giorno fissato per la partenza, che era stata rinviata il giorno prima, ma anche la stessa mattina a causa di un guasto. Una circostanza che fece desistere alcune persone che decisero di non salire a bordo del velivolo scampando al disastro.
La ricostruzione dell’incidente di Lagos
La fase di decollo iniziò intorno alle 17:30 di quel 26 settembre. Il Lockheed C-130H Hercules, su cui viaggiavano oltre 150 persone tra cui molti militari, si alzò in volo lasciando l’aeroporto di Lagos. Pochi minuti dopo, fu segnalato da parte del comandante il guasto ad uno dei quattro motori e fu necessario chiedere il permesso per atterrare.
Il pilota iniziò le manovre per un atterraggio di emergenza nelle vicinanze di un canale di Lagos virando, ma un ulteriore guasto peggiorò la situazione. Purtroppo, anche il terzo motore si guastò, circostanza che contribuì a far abbassare il velivolo. Erano passati cinque minuti dalla partenza, quando l’aereo finì in una palude. Il capo dell’aeroporto era stato informato dal controllore che il velivolo presentava alcuni problemi, ma un incomprensione aveva giocato un ruolo fondamentale, infatti, si pensava che l’aereo in questione fosse di piccole dimensioni.
I soccorsi
Per via dell’incomprensione, i soccorsi partirono la mattina seguente, ma purtroppo non ci fu nulla da fare per nessun passeggero, quando arrivavano erano tutti deceduti. Complice anche l’incendio che scoppiò subito dopo lo schianto. L’impatto fu devastante e non si riuscì mai a determinare il numero reale delle vittime: si ipotizza furono 159, ma alcuni rapporti parlano di oltre 200.
Il guasto in serie di tre motori fu la causa del terribile impatto, a provocarlo la contaminazione del carburante. Non venne mai determinato se l’errore fu fatto nel momento del rifornimento e non fu mai escluso che potesse trattarsi di sbaglio durante la manutenzione o se si sia trattato di un sabotaggio.