L’albero gigantesco, interamente bianco, che pare muoversi, sbalordisce e preoccupa un ignaro poliziotto: vediamo insieme cosa si nasconde in realtà dietro la storia strabiliante
La natura, il cui termine deriva dal latino e significa “ciò che sta per nascere” rappresenta la sfera che comprende animali e piante, i numerosissimi fenomeni atmosferici, geologici e meteorologici, gli ambienti che ci circondano e che non hanno subito modifiche o alterazioni dall’intervento antropico, ma sono sostanzialmente rimasti intatti e spontanei in ogni forma di fenomenologia e rappresentazione. Gli ecosistemi presenti in natura raggruppano comunità di organismi viventi che entrano in connessione con altri elementi circostanti, non necessariamente viventi, interagendo costantemente in quello che può essere definito un equilibrio dinamico.
I meccanismi e i processi naturali hanno un’incredibile capacità propria di autoregolazione e, a volte, stupiscono per le loro dinamiche così perfette e assolutamente stupefacenti, incastrate nella natura delle cose. Ciò che ci può apparire assurdo e senza logica, oppure magico e irreale, nasconde a volte, affascinanti e misteriose manifestazioni della magnificenza del creato. Tutto funziona esattamente come deve e dietro ogni comportamento considerato bizzarro o fuori dal comune c’è sempre una spiegazione scientifica, che riporta lo stupore alla realtà di fatti eccezionali, ma verissimi che accadono attorno a noi.
Tra le migliaia di storie inimmaginabili dove quello che appare non è, ma dietro si scopre un mondo straordinario fatto di processi naturali stupefacenti e fantastici, una in particolare ha suscitato l’interesse di molti diventando una storia da raccontare per l’indescrivibile fatto accaduto ad un ignaro e sbalordito poliziotto inglese che si è trovato di fronte ad uno spettacolo imprevisto, ma molto affascinante e pieno di meraviglia. Un gigantesco albero, ai suoi occhi particolare e spaventoso, che nascondeva un segreto, vivente.
Siamo nello Yorkshire, in Inghilterra, dove il poliziotto Rich Sutcliffe, si è imbattuto in uno stranissimo albero bianco che apparentemente sembrava muoversi. Avvicinandosi l’agente di polizia britannico si è in un primo momento reso conto che l’aspetto spaventoso della pianta era dovuto a moltissime tele biancastre che lo ricoprivano interamente, dandogli un aspetto decisamente spettrale e misterioso. L’intero tronco ed ogni ramo e ramoscello dell’albero era infatti completamente ricoperto da queste ragnatele che sembravano avere vita propria.
L’albero infestato era in realtà un enorme nido di bruchi di farfalla che lo avevano letteralmente sommerso con la loro produzione di tele biancastre. Il motivo? I bruchi di farfalla con questa particolare e bizzarra modalità si potevano nutrire direttamente dall’albero e contemporaneamente si nascondevano da eventuali predatori sgraditi e pericolosi per la loro sopravvivenza, come vespe e ragni e naturalmente gli uccelli. Il meccanismo innescato faceva sì che più le larve di farfalla si nutrivano dalla pianta, più erano in grado di produrre queste tele, che via via le nascondevano al resto del mondo consentendo loro di cibarsi in tutta tranquillità.
Purtroppo l‘infestazione di bruchi di farfalla sulle povere piante può danneggiarle irrimediabilmente, poiché le larve defoglieranno e spoglieranno l’intero albero sino a che non si trasformeranno in farfalle. In questo lasso di tempo, durante il quale si nutriranno con la linfa presente nelle foglie, nel tronco e nei rami del malcapitato, lo debiliterebbero portandolo allo stremo. E’ importante dunque eliminare uova e larve appena ci si accorge della loro presenza per evitare danni alle nostre amate piante.
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