Se i lampioni fossero usati come colonnine per la ricarica delle auto elettriche si potrebbe ovviare ad uno dei problemi delle auto a zero emissioni
Innanzitutto si deve fare una precisazione d’obbligo. Nonostante vengano pubblicizzate come auto a zero emissioni, le macchine elettriche non lo sono realmente. Innanzitutto si devono calcolare le emissioni prodotte in fase di progettazione e realizzazione. Ed in seconda battuta il problema dello smaltimento delle batterie ormai non più utilizzabili, che ancora non è stato risolto pienamente. Facendo questa tara, si può iniziare un discorso più onesto. Le auto elettriche sono incentivate da facilitazioni pubbliche, ed anche dall’esenzione del pagamento del bollo auto. Per questo negli anni è notevolmente cresciuta la presenza di auto e motorini elettrici nelle strade italiane.
Tuttavia anche questo tipo di tecnologia del settore automobilistico, se non incontra il problema dell’approvvigionamento del carburante ne ha altri. Come la ricarca della batteria. Le colonnine presenti nelle strade sono aumentate, ma non pari passo alla crescita delle auto elettriche in strada. Con la conseguenza che la difficoltà di ricaricare potebbe scoraggiare anche i meglio intenzionati.
Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche ed ibride, in parte provenienti dal PNRR, hanno una sezione a parte dedicata alla costruzione di nuove colonnine per la ricarica delle auto. Tuttavia non è abbastanza. Emulando un’idea britannica, si potrebbero collegare le colonnine ai lampioni stradali. In questo modo si risparmierebbe notevolmente sui costi per gli impianti. Ed a quanto pare hanno un ciclo di vita che produrrebbe fino ad otto volte quantità inferiore di anidride carbonica.
Dunque a parte il discorso ambientalista, che non è certo di secondo ordine, si deve tenere presente che le colonnine di ricarica agganciate ai lampioni, per sua peculiare portata di potenza, sono molto più lente delle colonnine canoniche. Tuttavia questo non dovrebbe essere un problema. A fronte del fatto che la ricarica alla fine è più economica, si può lasciare l’auto a caricare durante la notte, orari in cui l’energia elettrica costa meno, oppure mentre si è in ufficio. Non è una soluzione definitiva ma senza dubbio di valore.
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