Larva di farfalla o processionaria: come distinguerle per non allontanare l’insetto sbagliato

La larva della processionaria è un pericolo da cui stare alla larga ma esiste una farfalla che prima di spiccare il volo purtroppo le somiglia. Come distinguerle?

distinguere bruco processionaria del pino
Processionarie (foto da Canva) – ecoo.it

La natura è composta da una varietà che sembra pressoché infinita di esseri viventi che si muovono e si moltiplicano. Ma in alcuni casi l’evoluzione porta a creare somiglianze che rischiano a loro volta di generare fraintendimenti. Come è nel caso in cui si scambia un serpente del tutto innocuo per uno che è invece velenoso.

Senza arrivare ai serpenti, creature dalla dimensione macroscopica, anche nel mondo degli insetti tanti sono quelli che cercano di mimetizzarsi e sopravvivere adottando stratagemmi tra i più diversi. Quelli più classici riguardano la colorazione. In natura esiste infatti un codice colore secondo cui determinate tinte rappresentano il pericolo. Tra queste il giallo, il rosso e il nero a strisce. Motivo per cui si tende a stare alla larga dagli insetti striati.

Una larva di farfalla innocua che assomiglia alla processionaria

La processionaria, o processionaria del pino, è in realtà un lepidottero, il che significa che nella pratica è una farfalla. Ma si tratta di una farfalla che se nel momento in cui si trasforma e dispiega le ali può risultare affascinante, finché rimane sotto forma di larva è un vero e proprio pericolo. Un pericolo sia per le piante di cui le larve si nutrono fino a consumarle ma anche un pericolo per chi si trova per caso a sfiorarne una. La processionaria è infatti ricoperta da una peluria altamente urticante.

larva di farfalla pelosa non velenosa
Amata Phegea, larva (foto da Canva) ecoo.it

Ma questa peluria, pericolosa anche dopo che l’insetto si è allontanato perché può rimanere sulle superfici, ad un occhio inesperto può assomigliare a quella che ricopre un altro bruco di una farfalla del tutto innocua. Si tratta delle larve della Amata Phegea conosciuta in molte zone d’Italia anche semplicemente come Maria Filogna. Si tratta di un insetto delicato, caratterizzato da un corpo cilindrico di colore nero bluastro con due sottili strisce gialle e le ali nere punteggiate di bianco. Una farfalla che popola i prati estivi e che molto spesso è possibile anche far posare nel palmo della mano.

Creature che meritano rispetto

farfalla nera e punti bianchi
Amata Phegea adulta (foto da Canva) ecoo.it

La larva della Maria Filogna si distingue dalla processionaria soprattutto per il colore. Se infatti la processionaria è striata e la peluria è marroncina la larva della Amata Phegea è invece in tinta con il corpo nero. Vale la pena comunque ricordare che se anche la processionaria può risultare pericolosa questo non deve autorizzare nessuno a pensare che sia giusto ucciderla per eliminare il pericolo così come è sbagliato uccidere qualunque cosa le somigli, come nel caso della sfortunata larva di questa farfalla. Anche nel caso della processionaria è innanzitutto la conoscenza delle abitudini dell’animale che deve essere utilizzata come arma.

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