All’aspetto decisamente non invitante: le larve di Phobetron pithecium si presentano molto simili alla tarantola per la “pelliccia” che le ricopre. Di cosa si tratta.
Le larve di Phobetrum pithecium, una falena amazzonica, hanno un aspetto piuttosto insolito. Non assomigliano a delle vere e proprie larve, ma più a dei bruchi rivestiti da una coltre di peluria molto simile a quella delle tarantole. Mentre se osservaste questo insetto a pancia in giù, noterete una parte inferiore molto viscida e translucida simile a quella di una chioccia o di una lumaca.
Proprio per il loro aspetto, queste larve vengono chiamate bruco-lumaca-scimmia e gli esperti ritengono che questa “maschera” sia dovuta al grande spirito di adattabilità che questi insetti hanno, specie in situazioni di emergenza. Un po’ come il camaleonte che si mimetizza quando vede un predatore. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo le caratteristiche di queste larve.
Le larve di Phobetron pithecium, comunemente conosciute come bruchi lumaca-scimmia dell’Amazzonia, presentano un camuffamento unico che attira l’attenzione. Indossano una pelliccia densa che ricorda la livrea di una tarantola velenosa, ma le loro caratteristiche vanno oltre questa somiglianza.
L’aspetto delle larve di questa falena è una straordinaria combinazione di elementi. La pelliccia folta sulla superficie del loro corpo le fa sembrare delle scimmie, mentre la parte inferiore dell’insetto è liscia e viscosa, simile al ventre di una lumaca o di una chiocciola. Alcuni osservatori suggeriscono che il camuffamento di questi bruchi possa addirittura ricordare una foglia morta.
Questo straordinario adattamento è presente nelle larve di diverse specie all’interno della famiglia Limacodidae, principalmente nel genere Phobetron. Queste larve si sono evolute sviluppando appendici laterali che rendono difficile identificarle come bruchi. Questa caratteristica consente loro di aderire saldamente alle piante su cui si spostano, massimizzando la loro capacità di mimetizzarsi.
I peli di queste larve sono urticanti e possono causare reazioni diverse nelle persone che vengono a contatto con esse. Alcune persone potrebbero sperimentare una reazione più intensa rispetto ad altre.
Una volta raggiunta la fase adulta, queste larve si trasformano in piccole farfalle attive di giorno. Entrambi i sessi delle farfalle mostrano caratteristiche che richiamano vagamente gli imenotteri. Si dice che i maschi mimino le vespe locali, mentre le femmine presentano rigonfiamenti giallastri sulle zampe che ricordano sacche di polline simili a quelli trasportati dalle api.
Con il loro sorprendente camuffamento, rappresentano un esempio affascinante dell’adattamento degli insetti al loro ambiente. Le loro caratteristiche uniche hanno attirato l’interesse degli studiosi e degli appassionati di natura, sottolineando ancora una volta la straordinaria diversità e complessità del mondo naturale.
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